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L’Esorcista – Il credente non c’entra niente con l’originale, ecco perché

di Simona Ciccarini

Pubblicato il 2023-10-11

Vi spieghiamo perché l’Esorcista – Il credente non ha nulla a che fare con il film originale.

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L’Esorcista – Il credente ha debuttato nelle sale solo la settimana scorsa, il 6 ottobre, ed è già un boom di incassi: negli Stati Uniti ha incassato ben $27.2 milioni ed in Italia 114.391 euro, con un totale internazionale di 44.2 milioni di dollari.

Nonostante il successo al botteghino, questa pellicola non ci convince: nella nostra recensione avevamo accennato ai problemi relativi a questo film ed oggi vogliamo analizzare in maniera dettagliata il perché L’Esorcista – Il credente non ha nulla a che fare con l’Esorcista di William Friedkin.

ATTENZIONE: seguiranno SPOILER.

Il motivo della possessione

Ne l’Esorcista – Il credente vediamo che il demone Pazuzu viene erroneamente invocato da Angela, la ragazzina protagonista, perché questa vuole parlare con lo spirito della madre, deceduta alla sua nascita.

Questa parte è completamente incoerente con il primo l’Esorcista, dove si comprende che non vi è un motivo per cui Regan venga scelta, lei non fa niente per “attirare” il demone e da parte di quest’ultimo non c’è un motivo per il quale scegliere Regan. Quello che vuole è solamente creare dolore e caos.

Il sequel, quindi, distrugge completamente l’anima del film originale, indicando che il male arriva sulle ragazzine perché una di loro ha peccato nel voler esplorare il mondo degli spiriti.

Lo strano comportamento della madre di Regan

l'esorcista
Regan e la madre Ellen in una scena de l’Esorcista

Ellen Bursyn, la madre di Regan, ricompare ne l’Esorcista – Il credente perché interpellata dal padre di una delle ragazze impossessate, vista la sua precedente esperienza con il demone. Ellen spiega che non ha direttamente assistito all’esorcismo e che quindi non sa esattamente cosa sia successo. Nonostante questo, decide di incontrare da sola una delle ragazze impossessate, gridando “demone esci da questo corpo!” e venendo, ovviamente, sconfitta dal demone, che la acceca con il crocifisso, risparmiandole però la vita.

Il questa scena non solo l’Esorcista – Il credente contraddice il primo film, ma si auto-contraddice. Ellen ha palesemente dichiarato nella scena sopra menzionata, di non aver assistito all’esorcismo, eppure si presenta da sola davanti al demone.

Ne L’Esorcista la donna aveva visto entrambi gli esorcisti, Padre Carras e Padre Merrin, morire per mano di Pazuzu e qui decide, magicamente, di avere le capacità per effettuare da sola un esorcismo, creando un paradosso nella caratterizzazione del personaggio.

La mancanza di un esorcista

Carras l'esorcista
Padre Carras

Il primo film, intitolato L’Esorcista, ci raccontava di un (o addirittura due) esorcista, Padre Merrin, aiutato da Padre Carras, nell’effettuare l’esorcismo sulla piccola Regan (Linda Blair). Il film entrava nella vita di questi due personaggi e la raccontava, sviluppandoli e facendoceli amare.

Avevamo un buono, l’esorcista, ed un cattivo, Pazuzu. I ruoli dei personaggi erano chiari e se lo spettatore pensa al film L’Esorcista gli viene in mente un determinato personaggio.

Nel sequel questo non accade: non vediamo un esorcista (e no: il prete che entra in casa e viene ucciso dal demone non conta). Non abbiamo in mente una chiara visione di questo personaggio, che più semplicemente non esiste (come non è chiaro nemmeno chi sia “il credente“).

La mancanza del sacrificio finale

Questo è il punto più dolente di questo sequel.

Ne l´Esorcista di Friedkin, Padre Carras compie quello che è il sacrificio estremo, ovvero dare la sua vita per salvare Regan. Carras dice a Pazuzu “prendi me” e poi si lancia dalla finestra, salvando la ragazza.

L'esorcista - Il credente

Nel sequel il sacrificio manca e, anzi, viene sostituito da una punizione: infatti il demone, che ha impossessato entrambe le ragazze, chiede ai presenti di scegliere di salvare solo una di loro. Nessuno risponde, tranne il padre di una (quello che, ipoteticamente, dovrebbe essere “il credente”, anche qui il film non concede spiegazione) che compie un peccato, scegliendo la propria figlia. Quest’ultima non solo viene uccisa, ma la sua anima viene portata all’inferno.

In conclusione, non vi è la vittoria del bene contro il male, ma ha chiaramente vinto il demone, snaturando l’intero senso della prima pellicola.

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