logo

Animazione – 5 film per approcciare il genere

di Nicole Colleoni

Pubblicato il 2021-06-13

Approcciarsi ad un nuovo genere cinematografico può essere difficile, soprattutto se attorno ad esso ruotano pregiudizi. Ecco 5 film per aiutarti a conoscere il mondo dell’animazione.

article-post

Il cinema d’animazione è fin troppo spesso sottovalutato e limitato al mondo dell’infanzia. Le tecniche di stop motion, i personaggi disegnati come nei fumetti, i protagonisti non umani sono, in un vasto immaginario, sinonimo di giocosità, di semplicità e di fanciullezza.

Certo, il cinema d’animazione è un mezzo particolarmente adatto all’educazione dei più piccoli: storie misurate, lineari, accompagnate da musica e da canzoni, intrise di una certa vena di divertimento ed ironia, raccontate da animali di tutti i tipi o da bambini stessi. Delle fiabe e delle favole, trasposte dalla carta alla pellicola per espandere il proprio potere comunicativo e formativo, avendo in sé una verità morale od etica, condotte virtuose e insegnamenti edificanti da trasmettere.

È un pregiudizio, quello che ruota attorno a questo genere cinematografico, che ha poco senso d’essere e che, fortunatamente, si sta spegnendo grazie all’apporto da parte di nomi quali Wes Anderson o Hayao Miyazaki. Al contrario da quanto si può pensare, infatti, l’animazione offre titoli dai significati profondi, mezzi non tradizionali per esprimere valori e raccontare storie che si offrono ad un pubblico adulto, senza però abbandonare lo spirito bambinesco e ingenuo che rimane dentro ognuno di noi.

Colori, forme, luoghi e dettagli che nella realtà oggettiva raccolta dall’occhio della cinepresa non potrebbero mai essere rappresentati, grazie all’animazione sono resi vivi, reali. Viene loro data una consistenza a tratti magica e surreale, spesso fiabesca e sognante, ma metaforicamente e simbolicamente potente

Se vi trovate sulla soglia di questo mondo animato ma non sapete come attraversarla, ecco 5 film d’animazione dai quali potete partire.

LA CITTÀ INCANTATA – Hayao Miyazaki

Animazione - La città incantata
Animazione – La città incantata

Quando si parla di cinema d’animazione non si può non citare Hayao Miyazaki, regista e fumettista giapponese che ha portato un enorme contributo alla distribuzione di questo genere cinematografico in tutto il mondo. Il suo nome è legato a quello dello Studio Ghibli, i cui film sono tra i più apprezzati non solo in Giappone ma anche in occidente.

La città incantata (千と千尋の神隠し Sen to Chihiro no kamikakushi, letteralmente “La sparizione causata dai kami di Sen e Chihiro”) vince nel 2003 l’Oscar al Miglior film d’animazione, rendendo Miyazaki l’unico (fino ad ora) regista di un anime a portarsi a casa la statuetta.

La pellicola si ispira al romanzo della scrittrice Sachiko Kashiwaba intitolato Il meraviglioso paese oltre la nebbia e ruota attorno alla storia di Chihiro, una bambina di 10 anni particolarmente capricciosa e contraria alla decisione dei genitori di trasferirsi in una nuova casa. Durante il viaggio verso la nuova abitazione, la famiglia si ferma per una sosta in un parco divertimenti abbandonato che, immediatamente, si trasforma in un luogo fantastico e sorprendente. 

Una città incantata, per l’appunto, accessibile solo agli occhi puri dei bambini e lontani dalla chiusura mentale degli adulti, incapaci di abbandonarsi all’immaginazione e alla fantasia. Ma anche una città ricca di insidie e difficoltà, che obbliga a trovarsi faccia a faccia con le proprie paure ed insicurezze: affrontarle è l’unica via d’uscita.

In merito al film d’animazione, l’autore stesso ha dichiarato di aver creato un’eroina che è una bambina ordinaria, una con cui il pubblico possa identificarsi. Non è una storia in cui i personaggi crescono, ma una storia in cui attingono a qualcosa che è già dentro di loro, tirato fuori dalle particolari circostanze. Voglio che le mie giovani amiche vivano in questo modo, e credo che loro stesse abbiano questo desiderio.

La città incantata può essere visto in streaming su Netflix.


FANTASTIC MR. FOX  – Wes Anderson

Animazione - Fantastic Mr. Fox
Animazione – Fantastic Mr. Fox

Wes Anderson è un regista dallo stile fortemente personale e caratterizzato, autore di un’estetica che lo contraddistingue in modo inequivocabile: palette dai colori vividi e allegri, inquadrature simmetriche e centrate, ambienti fiabeschi e personaggi caricaturali.

Un regista non solo di commedie ma anche di film d’animazione, tra cui il primo Fantastic Mr. Fox, pellicola realizzata nel 2009 con la tecnica dello stop motion, tratta dal romanzo Furbo, il signor Volpe dello scrittore britannico Roald Dahl e candidata agli Oscar 2010.

Mr. Fox è una volpe che, dopo anni trascorsi al riparo nella propria tana in compagnia della moglie e del figlio, decide di ricominciare con la sua carriera di ladro di polli. Boggis, Bunce e Bean, proprietari di tre diverse fattorie, non accolgono con piacere l’iniziativa di Mr. Fox, dando inizio ad una caccia alla volpe che arriverà a coinvolgere tutti gli animali della fattoria.

Dal tono ironico e provocatorio, Fantastic Mr. Fox concentra lo sguardo dello spettatore verso una critica rivolta alla cattiveria e alla prepotenza di adulti interessati unicamente al denaro, ma accarezza anche temi più intimi come la crescita e le dinamiche familiari.

Walt Boggins è un allevatore di polli, forse il più importante a livello mondiale, pesa quanto un giovane rinoceronte, ogni giorno mangia tre polli a colazione, pranzo, cena e per dessert, in totale fanno dodici polli al giorno. Nathan Bunce alleva anatre e oche, ha all’incirca le dimensioni di un nano panciuto e il suo mento finirebbe sott’acqua anche nella parte bassa di qualunque piscina, si nutre di bomboloni fatti in casa ripieni di purè di fegato d’oca. Frank Bean alleva tacchini e coltiva mele; ha inventato una specie personale di entrambi, segue una dieta liquida a base di sidro ad alta gradazione alcolica che produce con le sue mele. È secco come una matita, veloce come una frusta e probabilmente l’uomo più spaventoso attualmente in vita

Fantastic Mr. Fox può essere visto in streaming su PrimeVideo, oppure acquistato su Chili e RakutenTv.

PERSEPOLIS – Marjane Satrapi

Animazione - Persepolis
Animazione – Persepolis

Persepolis è forse l’esempio migliore di come l’animazione possa rivolgersi con successo ad un pubblico composto esclusivamente da adulti. 

Vincitore del Premio della giuria al Festival di Cannes 2007 e candidato agli Oscar 2008, il film è un romanzo di formazione che racconta la storia della regista stessa, Marjane Satrapi (autrice anche della graphic novel a cui il film si ispira), in parallelo alle vicende della Rivoluzione iraniana della fine degli anni 70 che la donna, inizialmente bambina, vive sulla propria pelle.

I disegni animati, in bianco e nero, danno vita ai dolori, alle disillusioni e alle sofferenze di un popolo che si è visto limitare la propria libertà in nome di un’ideologia dittatoriale e violenta che ha cambiato l’immagine pubblica di un intero paese. Una battaglia che si affianca a quella più intima di Marjane, che tenta di non perdere la propria integrità e i propri valori, in un mondo che sta andando a rotoli attorno a lei.

Sai cosa fanno alle ragazze quando le arrestano? Sai cos’è successo a Niloufar? Sai che l’hanno fatto? Tu sai che per legge non si può uccidere una vergine. La sposano con un guardiano della rivoluzione, e lui la violenta prima di giustiziarla. Capisci che cosa vuol dire! 

Persepolis può essere noleggiato o acquistato su Chili.

PAPRIKA – Satoshi Kon

Cinema d'animazione - Paprika
Animazione – Paprika

Un altro film  che non può mancare in una lista come questa è Paprika – Sognando un sogno (パプリカ Papurika) di Satoshi Kon, regista e fumettista giapponese, diventato presto un cult tra gli appassionati del genere.

Atsuko Chiba è una psicanalista che, con il suo alter-ego Paprika, sfrutta illegalmente la tecnologia del suo tempo denominata DC Mini per immergersi nei sogni dei propri pazienti, con l’obiettivo di aiutarli a risolvere problematiche le cui radici sono intrappolate ad un livello inconscio e difficilmente accessibile.

La situazione prende una piega negativa quando due dei macchinari vengono rubati: cadendo nelle mani sbagliate, infatti, potrebbero provocare conseguenze irreparabili non solo alla psiche degli uomini, ma anche alla realtà esterna, poiché sogno e realtà si mescolano tra loro.

Illusione, sogno e realtà si intersecano su piani che si confondono, in una dimensione quasi onirica difficile da comprendere fino in fondo. Un film, Paprika, carico di significati e possibili interpretazioni, nato dall’estro di un autore incisivo nel suo genere. 

Il sogno è il luogo della gioia di vivere. Io non permetterò in alcun modo che l’arroganza della tecnologia invada questo territorio sacro. […] I sogni sono conturbati dall’idea che la tecnologia possa attaccare e distruggere la sicurezza del loro rifugio. […] In questo nostro mondo crudele, il sogno è l’unica testimonianza di umanità che ancora ci resta.

Paprika può essere noleggiato o acquistato su Chili.

UNA TOMBA PER LE LUCCIOLE – Isao Takahata

Cinema d'animazione - Una tomba per le lucciole
Cinema d’animazione – Una tomba per le lucciole

Una tomba per le lucciole è un film forte, struggente e intenso, e per questo poco adatto ad un pubblico infantile. Tratto dall’omonimo racconto autobiografico di Akiyuki Nosaka, è diretto dal regista giapponese e co-fondatore dello Studio Ghibli Isao Takahata.

Nella stazione ferroviaria di Kobe, in Giappone, Seita si accascia al suolo, morendo solo tra passanti indifferenti. Il suo spirito si ricongiunge con quello di una bambina, la sorellina Setsuko, dando inizio ad un flashback che racconta della loro storia straziante, atroce, durante la Seconda guerra mondiale. 

I bombardamenti, la distruzione, la morte, la fame, la violenza, sono trasposti in immagini angoscianti ma poetiche, che descrivono una nazione distrutta non solo fisicamente ma anche spiritualmente da una guerra insensata e dalla bassezza dell’umano.

Non è giusto, perchè le lucciole devono morire così presto?

Seguici anche su:

Iscriviti alla Newsletter

Seguici su Google News

Potrebbe interessarti anche