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Kung fu panda 4, Recensione: dopo 8 anni, Po è maturato (ma non invecchiato)

di Eleonora Matta

Pubblicato il 2024-03-25

Kung fu panda torna al cinema con un quarto capitolo più maturo e consapevole, nonostante la riduzione del budget e qualche difetto.

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Kung fu panda torna nelle sale e conquista subito il box office. Dopo 8 anni dall’uscita del terzo capitolo della saga Dreamworks, Po torna in sala e prosegue la sua storia.

Kung fu panda 4: la trama

Po torna sul grande schermo più maturo. È sempre il panda guerriero che abbiamo imparato a conoscere e amare, ma è cresciuto, come sono cresciuti i bambini che amavano il personaggio.

La storia che viene raccontata in questo capitolo è una storia di accettazione del cambiamento. Po sta crescendo ed è ora che lasci spazio alle nuove leve e vada oltre il passato, concentrandosi quindi sul futuro. Il film si apre infatti con la richiesta che il maestro Shifu fa a Po: scegliere il nuovo Guerriero Dragone.

Vengono introdotti nuovi personaggi tra cui Zhen, figura indispensabile nella lotta contro la villain di questo capitolo: la “Camaleonte”. Un personaggio che riesce ad assorbire le caratteristiche che avevano i nemici dei precedenti capitoli della saga. Insomma il cambiamento e la necessità di superare il passato sono al centro del film anche in questo.

A chi è rivolto Kung fu panda 4?

Kung fu panda 4 è sicuramente un film indirizzato alle famiglie e soprattutto ai bambini, ma forse il target per il quale la pellicola è stata studiata in questo modo sono proprio i bambini che sono cresciuti con i primi Kung fu panda.

I personaggi sono caratterizzati in modo diverso rispetto ai capitoli precedenti: in primis il nostro protagonista. Po è cresciuto, è cambiato e ha iniziato a prendere consapevolezza di sé e del suo potere. Questo non significa che non sia più l’ingenuo e buffo panda che si abbuffa di continuo. Però è sicuramente più accentuata la sua caratterizzazione da Guerriero Dragone, nonostante stia per passare il testimone.

La tematica del lasciarsi alle spalle il passato e andare avanti rappresenta un’altra novità. Questo concetto può appassionare sicuramente in maggiore misura gli adulti piuttosto che i bambini, che, prima di leggere a pieno questo significato dovranno crescere.

Anche le battute sono cambiate. Riescono a coinvolgere un pubblico più maturo e non sono i soliti giochetti che spesso fanno ridere solo i bambini.

Merita di essere visto?

Il film è realizzato bene, ha sicuramente degli errori, ma tutto sommato non è per niente male. Le animazioni sono calate leggermente rispetto ai primi film, tranne per quanto riguarda alcune scene di combattimento. Forse il budget ridotto di 80 milioni, che permette al film di essere più sostenibile, ha portato ad avere meno risorse per realizzare delle animazioni che funzionano in tutta la durata del film.

Il film scorre tranquillamente e risulta abbastanza divertente. I personaggi, come già detto, sono stati costruiti abbastanza bene. In primis il cambiamento di Po è stato gestito perfettamente e in secondo luogo la costruzione del villain: la Camaleonte. Questo personaggio è interessante, fresco nonostante sia appunto un agglomerato dei poteri di altri.

Questo capitolo segna la chiusura di un ciclo, forse per farne cominciare un altro. Quello che la Dreamworks vuole continuare a fare con i suoi protagonisti non ci è dato saperlo al momento, ma il fatto di impostare in modo diverso le storie dei personaggi per toccare tematiche diverse, è un’ottima idea per essere più originali in un mare di sequel e remake fatti con lo stampino.

6.5
Kung fu panda 4 non è un film perfetto. I cambiamenti dei personaggi, la nuova tematica e i nuovi personaggi, lo rendono nonostante tutto un film piacevole da vedere.

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