logo

Blizzard licenzia il Lead di WoW Classic: ecco perché

di Andrea De Panfilis

Pubblicato il 2023-01-25

Blizzard procede al licenziamento di Brian Birmingham, a causa del suo disprezzo nei confronti del nuovo sistema di ranking dei dipendenti.

article-post

Brian Birmingham, Technical Lead di World of Warcraft Classic nonché storico dipendente con oltre 20 anni di esperienza alle spalle, è stato licenziato da Blizzard a causa delle sue posizioni contro il sistema di valutazione dei dipendenti.

Ad ammetterlo è proprio lui tramite un post sul suo profilo ufficiale Twitter. Birmingham avrebbe voluto già da tempo presentare le sue dimissioni, dovute ad un feroce disprezzo del nuovo sistema di ranking degli impiegati presso blizzard, ma la casa di sviluppo avrebbe provveduto in anticipo all’allontanamento del lead.

Blizzard

Il nuovo sistema di ranking adottato da Blizzard prende il nome di “stack ranking system” e si baserebbe sull’assegnazione di punteggi ai dipendenti per poi classificarli, lasciandone però sempre una certa percentuale in una categoria chiamata “developing” (lavoro non completamente soddisfacente) invece che “successful” (promozione piena). Stando a quanto riportato da Brian Birmingham, questo sistema (adottato già dal 2021) incentiverebbe rivalità e competizione tra i dipendenti, minando all’organicità dello staff ed alla collaborazione reciproca. Per non contare poi che i cosiddetti “developing” riceverebbero in tal modo meno bonus annuali, benefit aziendali e meno prospettive di carriera.

Brian Birmingham avrebbe poi affermato che Blizzard non sarebbe da biasimare per il sistema di classificazione appena descritto, ma piuttosto ABK, il nuovo nome di Activision Blizzard dopo aver acquisito King nel 2016. Tutte le società avevano un sistema di classificazione ben distinto e delineato, ma ABK ha deciso di fonderli in un unico sistema standardizzato, che ha portato all’attuale stack ranking system. Secondo Birmingham, Blizzard si è opposto a questo e per un po ‘i manager hanno pensato di aver vinto. Ma si è reso conto che non era così quando in una e-mail gli è stato chiesto di aderire alla quota del 5%.

Seguici anche su:

Iscriviti alla Newsletter

Seguici su Google News

Potrebbe interessarti anche