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eSport e Musica

di Redazione Hynerd.it

Pubblicato il 2020-01-10

Una nuova frontiera dell’intrattenimento Il gaming competitivo inteso quello dei tornei e meglio conosciuto con il nome di eSport è una realtà ormai consolidata nel mondo videoludico, capace di attrarre una grande presenza di spettatori sia fisicamente che online e non è un caso che le sfide avvengano all’interno di spazi, l’arena, che non ha …

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Una nuova frontiera dell’intrattenimento

Il gaming competitivo inteso quello dei tornei e meglio conosciuto con il nome di eSport è una realtà ormai consolidata nel mondo videoludico, capace di attrarre una grande presenza di spettatori sia fisicamente che online e non è un caso che le sfide avvengano all’interno di spazi, l’arena, che non ha nulla a volte da invidiare nelle dimensioni a quella di un vero e proprio stadio. Questa premessa ci può allora aiutare a capire un fenomeno (per noi italiani è solo all’inizio) che sta venendo avanti e che riguarda lo stretto legame che può instaurarsi fra due soggetti apparentemente disposti su piani diversi, ma che al contrario hanno molto in comune e che soprattutto molto hanno da comunicare al pubblico dal punto di vista culturale che sociale: eSport e Musica.

Ciò che intendo sottolineare non è tanto però il giro d’affari e quindi di denaro che prospera intorno a questo tipo di competizioni e che può essere visto tranquillamente come forme di investimento da parte di chiunque comprese, ad esempio, le case discografiche come Universal Music Group ed Enter Records o il disc jokey e produttore discografico Steve Aoki, quanto piuttosto alle esibizioni dal vivo di Crew musicali o di cantanti durante lo svolgimento di tornei considerati un momento di intrattenimento, ma altrettanto importante per far conoscere e promuovere i propri album e brani musicali.

In tutto questo discorso non manca neppure la partecipazione delle istituzioni locali. L’anno scorso Singapore è stata la sede dell’Hyperplay di Riot Games che con MTV ha organizzato un festival che ha visto il patrocinio del Ministero della Cultura e Gioventù e del Consiglio Nazionale della Gioventù della città asiatica ed è stato trasmesso live in TV e su piattaforme di streaming con canali dedicati (Spotify, Amazon Music e Twitch) portando sul palco un torneo di League of Legends e diversi artisti di fama internazionale. Non è stato l’unico caso, perché si possono ricordare il PLAY Festival manifestazione dell’Insomniac, improntato ovviamente sempre sugli eSport associati questa volta con la musica dance e l’ICBC e-Sports & Music Festival di Hong Kong, patrocinato dal Tourism Board della metropoli cinese. 

Ciò di cui si sta parlando è dunque un aspetto interessante delle molteplici sfaccettature dell’intrattenimento non ancora del tutto definitivo, semmai in costante evoluzione dove si è fatto osservare come il confine tra “spettatore e giocatore” un tempo ben circoscritto ora invece sia labile, inconsistente, non è chiaro, infatti, dove finisce l’uno e comincia l’altro dal momento che eSport e musica muovono le stesse corde dell’animo.

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