logo

L’onestà intellettuale di Keanu Reeves

di Redazione Hynerd.it

Pubblicato il 2019-06-22

Keanu Reeves, conosciutissimo attore per aver interpretato da protagonista film di grande successo, lo ricordiamo nella parte di Neo nella trilogia di Matrix, di Klaatu in Ultimatum alla Terra o di Jack Travern in Speed, ha intrapreso una nuova esperienza artistica prestando la propria immagine e voce in un videogioco. Una strada, questa, già iniziata da altre star, basta …

article-post

Keanu Reeves, conosciutissimo attore per aver interpretato da protagonista film di grande successo, lo ricordiamo nella parte di Neo nella trilogia di Matrix, di Klaatu in Ultimatum alla Terra o di Jack Travern in Speed, ha intrapreso una nuova esperienza artistica prestando la propria immagine e voce in un videogioco. Una strada, questa, già iniziata da altre star, basta citare ad esempio Norman Reedus, Mads Mikkelsen, Lea Seydoux, Lindsay Wagner e il regista di Drive, Nicolas Winding Refn coinvolti nell’ultima fatica di Hideo Kojima, Death Stranding, e che sembra essere una nuova frontiera di intrattenimento, mettendo in evidenza un rapporto sempre più stretto fra Hollywood e il mondo della produzione videoludica.

Ora è il turno di Keanu Reeves il quale vestirà i panni di Johnny Silverhand in Cyberpunk 2077, un gioco della CD Project Red messo in vendita a partire dal 20 aprile 2020 per tutte le piattaforme, annunciato durante l’E3 2019 e che sta suscitando un forte interesse e curiosità nel pubblico e negli addetti ai lavori. La domanda che viene spontanea è quanto di questa notorietà esplosa con così tanto anticipo è specifica del videogioco (storia, grafica, effetti) e quanto la si deve, invece, attribuire alla partecipazione dell’attore canadese, come a dire a chi bisogna aggiudicare il merito.

Bene, la risposta lapidaria e precisa che non lascia alcun dubbio l’ha data lo stesso Reeves durante un’intervista rilasciata il 14 giugno alla BBC affermando che il: “Gaming doesn’t need legitimising” ovvero “il gioco non ha bisogno di legittimazione”, ribadendo così il concetto del ruolo che il videogioco ha di per sé come forma di divertimento e dell’influenza positiva che possono avere le nuove tecnologie per Hollywood nella sua veste di capitale dell’industria cinematografica. Non è detto, infatti, che il binomio appena annunciato non porti ad un filone ancora inesplorato di genuina interattività tra spettatore-giocatore e i personaggi-attori nelle narrazioni dei videogiochi del prossimo futuro.

Seguici anche su:

Iscriviti alla Newsletter

Seguici su Google News

Potrebbe interessarti anche