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I 10 migliori videogiochi del decennio

di Matteo Rossi

Pubblicato il 2019-12-17

Con la conclusione di quest’anno siamo al capolinea della seconda decade del ventunesimo secolo. Dal punto di vista videoludico essa ha rappresentato una svolta qualitativa in positivo, offrendo tonnellate di titoli a giocatori di ogni genere.I 10 migliori videogiochi del decennio:10. Destiny9. Mortal Kombat X8. Bloodborne7. Death Stranding6. Days Gone5. Bioshock Infinite4. The Witcher 3: …

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Con la conclusione di quest’anno siamo al capolinea della seconda decade del ventunesimo secolo. Dal punto di vista videoludico essa ha rappresentato una svolta qualitativa in positivo, offrendo tonnellate di titoli a giocatori di ogni genere.

Per quanto sia difficile farlo, abbiamo selezionato 10 giochi usciti in questo decennio che più di tutti si sono dimostrati dei veri e propri capolavori.

Se gli anni dal 2000 al 2009 hanno visto l’FPS come genere di punta, le cose sono un po’ cambiate negli anni ’10: le avventure in terza persona sono sicuramente il genere più apprezzato al momento.

Nuove esperienze come quelle dei Souls-Like e i Battle Royale hanno conquistato hardcore e casual gamer, mentre i giochi mobile e i Moba hanno continuato il proprio trend positivo.

Nel momento più bello per essere giocatori, cerchiamo di fare il punto su quali siano stati i giochi migliori di questa decade.

I 10 migliori videogiochi del decennio:

10. Destiny

Destiny rappresenta una vera e propria svolta dell’industria. Il primo capitolo della serie Bungie uscì con la premessa di garantire un servizio in continuo sviluppo che avrebbe garantito divertimento per almeno dieci anni.

Seppur fallirono sulla durata, gli sviluppatori di Halo riuscirono nell’obiettivo di creare un gioco duraturo ed in continua evoluzione.

Questo FPS/RPG ha rappresentato la consacrazione di un nuovo concetto di videogioco, chiamato dagli anglosassoni Game as a Service.

Il modello ha fin da subito allettato software house e distributori, tra cui Ubisoft e EA che hanno voluto sperimentare a loro volta questo modello di Businness.

Ad oggi ci troviamo con decine di titoli concepiti come servizi, che tuttavia faticano a eguagliare qualitativamente l’opera fantascientifica di Bungie.

Destiny ora è vivo e vegeto nella sua seconda incarnazione e continua ad intrattenere numerosi giocatori incalliti.

9. Mortal Kombat X

Mortal Kombat X si contende con Tekken 7 e Street Fighter V lo scettro del re dei picchiaduro. Ultimamente l’outsider Smash Bros. sembra aver spodestato la trinità, ma Mortal Kombat X per noi ha rappresentato l’essenza del genere.

Un roster variegato e ricco di citazioni cinematografiche, combattimenti violenti, tecniche e mosse uniche: la ricetta perfetta per far innamorare tutti gli appassionati.

Mortal Kombat 11 ha sicuramente migliorato ogni aspetto del precedente. Tuttavia, per ciò che ha rappresentato, il decimo capitolo entra di diritto in questa classifica.

8. Bloodborne

I Souls-Like probabilmente sono stati i giochi che più hanno influenzato questi ultimi dieci anni.

Per quanto la trilogia di Dark Souls sia vicina alla perfezione, Bloodborne con la sua anima tendente all’action è riuscito a conquistare anche giocatori casual.

L’elemento ruolistico diminuisce rispetto alla serie fantasy, in favore di combattimenti più incentrati sulla skill del giocatore. I toni horror lovecraftiani rendono l’ambientazione affascinante e tetra, in una veste poco rappresentata nel mondo videoludico.

Bloodborne è ancora oggi vivo, con una community florida che continua a giocare mettendo alla prova le proprie abilità con sfide sempre più complicate.

7. Death Stranding

La nuova sfida del maestro Kojima rappresenta la rinascita di uno degli sviluppatori più apprezzati di sempre.

Nonostante non sia riuscito ad aggiudicarsi il titolo di gioco dell’anno, Death Stranding sembra essere destinato a cambiare il mondo dei videogiochi.

Un cast degno della notte degli oscar porta la narrazione a livelli mai visti, grazie anche ad una trama cervellotica pensata dal creatore di Metal Gear Solid.

Quest’opera strizza già l’occhio alla next-gen. Non tanto per la qualità, sicuramente eccelsa, quanto piuttosto per la filosofia che ha portato al concepimento di questo capolavoro.

Videogiochi e cinema lentamente stanno raggiungendo un punto di incontro.

6. Days Gone

Rimaniamo in questo 2019, con un altro titolo che ha sorpreso un po’ tutti.

Days Gone non sembrava avere le carte in regola per conquistare il mercato, a causa di un’eccessiva somiglianza con titoli più celebri e soprattutto per uno sviluppo piuttosto travagliato.

Nonostante questo, il titolo di Bend Studios ha raccolto consensi enormi da tuti gli utenti Sony, guadagnandosi il titolo di gioco dell’anno per la redazione di Hynerd.

5. Bioshock Infinite

Dopo aver attraversato i fondali di Rapture, la serie di Bioshock ci porta al settimo cielo con il capitolo Infinite.

Ambientato nella splendida Columbia, città volante sotto il controllo del malvagio Comestock, Bioshock Infinite è un capolavoro sotto ogni punto di vista.

L’elemento che maggiormente lascia il giocatore a bocca aperta è lo sviluppo di una trama originale e complicata, che si risolve con un colpo di scena da mozzaffiato.

Nonostante sia un gioco della scorsa generazione, riesce ancora a oggi a dire la sua, grazie anche ad una versione rimasterizzata uscita qualche anno fa.

Bioshock Infinite è un FPS steampunk, con qualche elemento squisitamente fantasy, dato soprattutto dall’arsenale di poteri del protagonista.

I personaggi sono tra i meglio ispirati della storia del videoludo e a distanza di quasi dieci anni rimangono saldi nella memoria dei giocatori.

4. The Witcher 3: Wild Hunt

Continuiamo il nostro escursus per questo decennio videoludico con l’Rpg più influente in assoluto: The Witcher 3.

Con una serie tv dedicata in uscita su Netflix, questa serie di videogiochi è diventata tra le più famose di sempre.

Le avventure di Geralt sono a loro volta tratte da uan serie di Best-seller, ma è sicuramente la controparte videoludica la più famosa al momento.

Il carismatico strigo nel terzo capitolo della serie deve salvare la prediletta Cirilla dalla caccia selvaggia, attratta dal suo temibile potere.

In questo gioco si attraversa un mondo fantasy colmo di insidie e citazionismi puntuali del folklore est-europeo, caratterizzato da vampiri, lupi mannari, streghe e altre creature magiche.

Ad accompagnare un’avventura principale molto ben strutturata, The Witcher 3 offre una quantità enorme di attività alternative, come la caccia ai mostri e il gioco di carte Gwent.

Quest’ultima ha perfino preso vita propria in un gioco a parte simile che imita il modello di Hearthstone.

CD Projekt Red ha influenzato il genere in maniera netta, con uno dei più importanti capolavori di sempre.

3. God of War

L’opera dei Santa Monica apre il podio. God of War è stato sicuramente l’action più emozionante e che più ha influenzato questo decennio.

Il gameplay ha rivoluzionato il genere, mentre la regia è tra le migliori mai viste in un videogioco. Balrog stesso non se lo aspettava, ma è riuscito a creare una pietra miliare.

God Of War prende le distanze dai capitoli precedenti, disegnando un Kratos rude e saggio. Il tema del viaggio accompagna un rapporto tra padre e figlio in evoluzione, mentre i due esplorano gli elementi più oscuri della mitologia norrena.

2. Red Dead Redemption 2

Rockstar dopo un GTA che ancora oggi è tra i titoli più giocati e visti, impacchetta un secondo capolavoro che cambia per sempre il genere degli open world.

Oltre ad una storia emozionante, struggente e originale, Red dead Redemption 2 offre un mondo ghermito di attività secondarie, che possono tenere impegnato il giocatore per centinaia di ore.

L’online non è stato di successo come quello di GTA, ma anch’esso si può tranquillamente dire che sia di altissimo livello.

L’ambientazione western è studiata nei minimi particolari e offre numerose citazioni della storia e del cinema di genere.

1. The Last Of Us

Senza alcun dubbio al riguardo, The Last of Us si aggiudica per distacco il premio di migliore gioco del decennio. L’esclusiva Sony ha saputo rapire grazie ad una trama dal livello irraggiungibile ed un gameplay visionario.

The Last of Us è strutturato in modo tale che il gameplay sia totalmente funzionale allo sviluppo della narrazione, immedesimando noi giocatori nelle fattezza di un Joel che cambia radicalmente nel corso dell’avventura.

Padre pentito di aver perso una figlia troppo giovane, Joel si rintana in se stesso, allontanandosi da un mondo che non sembra avere più nulla da offrire.

La missione di scortare la piccola Ellie tuttavia sembra smuovere le parti più tenere del suo animo, portandolo a prendere scelte irrazionali per difendere quella che sembra la reincarnazione della sua figlia deceduta.

Una vera e propria bomba che non ha deluso praticamente nessun giocatore.

The Last of Us è indiscutibilmente il gioco del decennio.

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