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Ubisoft: i sindacati francesi indicono uno sciopero per i dipendenti

di Andrea De Panfilis

Pubblicato il 2023-01-25

A seguito delle aspre dichiarazioni di Yves Guillemot, è stato indetto uno sciopero per i lavoratori della sede parigina di Ubisoft.

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A seguito dei forti commenti di Yves Guillemot, CEO di Ubisoft, il sindacato parigino dei lavorati Solidaires Informatique, ha indetto uno sciopero per il 27 gennaio 2023. Yves avrebbe proprio recentemente rilasciato dichiarazioni “catastrofiche” con l’intendo ti addossare sugli sviluppatori i fallimenti della compagnia.

Nonostante Ubisoft stia vivendo un periodo di forte sfiducia da parte dei propri fan, dovuto alla cancellazione di sempre più progetti (spesso mai annunciati al pubblico) ed una politica aziendale volta alla creazione meramente quantitativa di dodici battle royale in contemporanea, Yves Guillemot descrive lo sforzo degli sviluppatori come insoddisfacente, cercando di mascherare così le evidenti scelte avventate della compagnia.

Oggi più che mai, ho bisogno della vostra piena energia e del vostro impegno per assicurarci di tornare sulla strada del successo. Chiedo inoltre a ciascuno di voi di essere particolarmente attento e strategico nelle spese e nelle iniziative, per assicurarci di essere il più efficienti e snelli possibile.

Yves Guillemot
Ubisoft

A seguito della mail di cui sopra, il sindacato Solidaires Informatique ha definito le parole del CEO “catastrofiche”, accusando Yves di aver pianificato “riduzioni dello staff, chiusure silenziose dello studio, tagli ai salari e licenziamenti mascherati“. Burnout, condizioni di lavoro al limite del precario, pressioni da parte dei manager e straordinari non sempre retribuiti sarebbero quindi gli elementi che attanagliano gli sviluppatori (ai quali molto spesso si affiancano anche una serie di molestie e minacce rivolte da parte degli stessi videogiocatori insoddisfatti dei risultati).

Sembrerebbe che nel corso degli anni Ubisoft non sia riuscita ad incrementare i salari dei propri dipendenti in rapporto all’inflazione, abbandonando il progetto della settimana breve di lavoro (4 giorni lavorativi) sperimentata nel 2021 e subito finita nel dimenticatoio. Con lo sciopero indetto in data 27 gennaio il sindacato chiede ad Ubisoft un aumento del 10% dei salari, condizioni di lavoro più umane e meno stressanti per i lavoratori, nonché una maggiore trasparenza da parte dei vertici ed una condanna alle politiche aziendali che spingono sempre di più gli sviluppatori alle dimissioni.

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