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Valorant: in programma un ecosistema eSports stellare

di Matteo Rossi

Pubblicato il 2020-04-17

Valorant non è ancora uscito, ma la nuova creatura Riot Games sta già facendo tribolare milioni di appassionati del genere FPS.Le promesse di Riot Games: eSports al centro del progettoI primi tornei già all’orizzonteValorant: appuntamento a quest’estate Tra le varie promesse dello studio americano c’è anche quella di enorme supporto sul lato eSports del titolo. …

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Valorant non è ancora uscito, ma la nuova creatura Riot Games sta già facendo tribolare milioni di appassionati del genere FPS.

Tra le varie promesse dello studio americano c’è anche quella di enorme supporto sul lato eSports del titolo. Quest’aspetto è ciò che fa più gola ai pro-player e alle org in tutto il mondo.

Negli ultimi mesi infatti abbiamo visto già muoversi importanti team competitivi verso il mondo di Valorant, con centinaia di famosi giocatori professionisti che hanno abbandonato giochi come APEX, Fortnite, COD e affini per prepararsi all’arrivo di questa nuovo gioiello del gaming competitivo.

Nonostante l’esodo sia avvenuto da tutto il panorama FPS, il vero rivale di Valorant rimane Counter-Strike: Global Offensive, uno degli FPS di maggior successo degli ultimi 10 anni.

Riot Games dichiara guerra a Valve, una delle aziende più attive nel gaming competitivo dell’ultimo ventennio.

Le promesse di Riot Games: eSports al centro del progetto

In passato Riot Games ha dato più volte prova di tenere molto a cuore il lato competitivo dei propri giochi. League of Legends, oltre ad essere uno dei giochi più giocati e guardati in streaming, ha saputo distinguersi per l’eccellente organizzazione riguardo a tornei e montepremi.

L’azienda vuole sicuramente replicare e iniziare il proprio dominio nel mondo degli sparatutto dopo aver dettato legge nel campo dei MOBA.

Il messaggio di Valorant è infatti, a mesi dall’uscita, già arrivato forte e chiaro all’intera industria: non è un gioco casual, è un gioco che si rivolge agli amanti delle sfide, che punta ad eccellere dal lato competitivo ed organizzativo.

Ciò su cui punta il gioco infatti non è la trama o la grafica, ma server stabili, sistema anti-cheat inviolabile e accessibilità anche per coloro che non possono permettersi PC ad alte prestazioni.

I primi tornei già all’orizzonte

Gli addetti ai lavori hanno già provveduto a diffondere le linee guida per l’organizzazione di tornei di Valorant ad organizzazioni di terze parti.

Ma non solo: il team che gestisce il lato eSports del gioco ha incontrato più di 100 org in tutto il mondo, per discutere riguardo alla linea da mantenere per l’organizzazione di tornei.

Whalen Rozelle, direttore della divisione eSports, ha dichiarato a tal proposito:

“Siamo travolti dall’interesse e dall’entusiasmo per VALORANT. Abbiamo grandi sogni per quello che questo gioco può diventare in termini esport e siamo impazienti di imbarcarci in questo lungo viaggio con i nostri giocatori. “Il nostro primo obiettivo sarà di creare partnership con giocatori, content creator, organizzatori di tornei e sviluppatori, dando loro la possibilità di aiutarci a costruire l’ecosistema esport di VALORANT.“

Questa dichiarazione farà sicuramente piacere a tutti i giocatori professionisti o aspiranti tali insoddisfatti dell’attuale gestione del lato eSports degli FPS.

Soprattutto per quanto riguarda i battle-royale più popolari, come APEX o Fortnite, serpeggia un sonoro malcontento tra giocatori e team.

Tornei poco frequenti, prize-pool limitati e cattiva gestione degli sponsor spinge il gioco competitivo ad abbandonare un genere, come il battle-royale, che avrebbe potuto avere un’impronta molto più marcata sul terreno degli eSports.

Tuttavia Valorant potrebbe fungere anche da sonora sveglia e diventare apri pista di nuovi orizzonti per un mondo, quello degli esports, che sta emergendo sempre più nella cultura di massa.

Valorant: appuntamento a quest’estate

Valorant al momento esiste solo in forma di beta chiusa, accessibile solo a chi dimostra già da ora di apprezzare il gioco. Twitch è intasato da streamer che, affiliati a Riot, distribuiscono chiavi d’accesso con un sistema che premia una precoce fedeltà al nuovo FPS tattico.

Se non vi è chiaro come accedere alla beta, potete dare un’occhiata alla nostra breve guida. Se invece non avete idea di cosa sia questo nuovo gioco, vi invitiamo a scoprirne le caratteristiche: per fare ciò può tornarvi utile il nostro articolo.

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