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Colonne sonore videoludiche divenute immortali

di Vincenza Navarra

Pubblicato il 2024-01-06

Esperienze grafiche, visive, concettuali, intellettuali. I videogiochi sono tutto questo, ma non solo. Per un’immersione completa nel game action, le colonne sonore videoludiche sono senz’altro in prima fila. Atmosfere e stati emotivi regalati dalla musica non possono mancare in qualunque titolo che si rispetti. Che stiate lottando contro un boss o esplorando un’area priva di …

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Esperienze grafiche, visive, concettuali, intellettuali. I videogiochi sono tutto questo, ma non solo. Per un’immersione completa nel game action, le colonne sonore videoludiche sono senz’altro in prima fila. Atmosfere e stati emotivi regalati dalla musica non possono mancare in qualunque titolo che si rispetti. Che stiate lottando contro un boss o esplorando un’area priva di pericoli, le note comunicano ancor prima delle immagini. Indimenticabili le classiche sinfonie storiche come quella di Super Mario Bros., riconosciute ormai fra mille, icone sonore e richiami mnemonici uditivi senza tempi. Ecco qui alcune delle migliori e più apprezzate colonne sonore videoludiche di sempre.

Doom

La composizione per la versione Doom del 2016 è senz’altro uno dei migliori capolavori della serie. La musica metallica che odora di hard rock alternata a tracce più gravi e basse è l’ideale anche come sottofondo quotidiano per gli amanti del genere. Partorita dal genio di Mick Gordon, che ha superato i primi Doom, rende perfettamente la dinamicità, brutale e violenta, che caratterizza questo titolo. Una musica da duri per un gioco da duri, dove il ritmo segue perfettamente quello del gameplay.

Zelda: Breath of the Wild e Tears of Kingdom

Due titoli leggendari, pilastri portanti del genere open world che hanno raggiunto gli apici delle classifiche. Per il primo The legend of Zelda, l’apparato sonoro era stato affidato al compositore Kōji Kondō. Un nome già noto nel mondo videoludico per le soundtrack dei mitologici Super Mario. I più recenti Brath of the Wild e Tears of the Kingdom sono stati invece messe nelle mani di Hajime Wakai. Insieme al suo assistente Manaka Kataoka, ha dato vita ad una linea musicale unica. Melodie ed effetti realistici, adatti perfettamente alla varietà ambientale che caratterizza la Hyrule di Zelda. Allo stesso tempo riescono a mantenere un appeal identificativo. Si può passare da una fascia melodica ad un ritmo più incalzante nel giro di pochi secondi per la sola presenza di un nemico. Ciò crea quasi un contrasto sonoro, che però non disturba mai. Un equilibrio compositivo degno dei riconoscimenti di cui è ornato.

Pokémon

Qui sono ormai infinite le colonne sonore disponibili nei repertori musicali videoludici. Variazioni e combinazioni di tutte le tipologie, adattate a qualunque situazione di gioco. Una versione dopo l’altra, un successo dopo l’altro di questo straordinario marchio giapponese, ma il tema ormai iconico resta uno solo. Le note composte dall’abilità di Junichi Masuda sono ormai riconoscibili in mezzo a qualsiasi repertorio, e per ogni giocatore significano soltanto una cosa: Poké ball in mano!

The Witcher III: Wild Hunt

Uno degli apparati musicali videoludici più completi e versatili. Si passa da una stasi di apparente calma a uno ricco di tensione, fino a ritmi più adrenalinici e serrati. Tra le musiche più apprezzate nel mondo dei videogiochi, rendono al meglio ogni singola situazione di questo open world tutto da vivere. Sul titolo hanno lavorato Marcin Przybyłowicz, Mikołaj Stroiński e Percival Schuttenbach. L’intera compilation include sia le colonne del gioco base che delle espansioni Hearts of Stone e Blood and Wine.

Halo Infinite

Uno sparatutto di grande fama, reso quasi invincibile nella concorrenza sul mercato dalle note di Martin O’Donnell. Un gameplay dinamico su uno sfondo musicale che regala un’atmosfera quasi mitologica. Epopea e contesto militare si fondono in un tutt’uno, ricaricando i giocatori di adrenalina pronti all’azione.

Silent Hill

Chi meglio di Akira Yamaoka poteva invogliare il suo talento alla realizzazione del piano musicale per uno dei titoli horror di maggior successo? La resa sonora, per questo genere di giochi, non è semplice da realizzare. Si rischia di cadere nell’anonimato della monotonia, in mezzo a molte composizioni troppo simili già esistenti. Distinguersi qui non è dunque facile, ma la proposta di Akira, a suon di rumori mixati a silenzi tesi, ha fatto questo e molto altro.

The Last of Us Parte II

Rimanendo sempre in tema horror, ecco un altro videogame che merita tutta la nostra attenzione. Questa volta il merito va ad un altro talento compositivo, Gustavo Santaolalla, già plurivincitore del premio Oscar, affiancato da Mac Quayle. Onori a questi grandi ingegni che, una nota dopo l’altra, hanno evocato l’animo di questo indimenticabile horror. Non solo l’atmosfera macabra e cupa, ma anche la piena drammaticità e angoscia fanno da protagoniste.

Red Dead Redemption II

Pane sotto i denti per gli insaziabili della sacralità e dell’azione del mondo western. Quest’altro capolavoro della Rockstar Games (qui la recensione completa) suggerisce proprio questo, riproponendo al meglio la colonna sonora del primo capitolo. Altre aggiunte e variazioni hanno reso questa compilation una leggenda musicale, tanto da essere giudicata meritevole di pubblicazione in vinile.

Little Nightmares

In questo titolo la musica gioca un ruolo fondamentale. In relazione con un gameplay di strategia escape e un’assetto grafico più che lodevole, la colonna sonora rappresenta la ciliegina sulla torta per il gusto macabro. Tobias Lilja è l’autore di quest’apparato musicale. Alternando lunghi periodi di silenzio fortemente ansiogeni, echi di voci infantili e rumori fortemente realistici, conferisce tensione adrenalinica. Nonostante la semplicità strutturale di questo gioco rispetto ad altri, la sua rimane una delle colonne sonore videoludiche più cupe e coinvolgenti.

Hogwarts Legacy

Sicuramente uno dei titoli più attesi e apprezzati del 2023, e non solo per il passato potteriano a cui è ispirato. Un open world versatile, ricco della vivacità del mondo magico modellato dalla Rowling. Sulla stessa scia stilistica e concettuale, J Scott Rakozy e Peter Murray hanno riproposto un repertorio degno della varietà tematica ambientale di cui vanta il mondo di Hogwarts Legacy (qui la recensione completa del gioco).

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