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Robert Zemeckis: Top 5 dei migliori film

di Raphael Tonchia

Pubblicato il 2020-11-19

Nato nel 1952 a Chicago, Robert Zemeckis già da adolescente si cimentava nella direzione di alcuni cortometraggi, tra cui uno, “Field of Honour”, vincitore addirittura dello Student Academy Award.Diplomatosi in una delle più prestigiose scuole cinematografiche, ossia la University of Southern California School of Cinematic Arts, da subito viene preso sotto l’ala di Steven Spielberg …

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Nato nel 1952 a Chicago, Robert Zemeckis già da adolescente si cimentava nella direzione di alcuni cortometraggi, tra cui uno, “Field of Honour”, vincitore addirittura dello Student Academy Award.
Diplomatosi in una delle più prestigiose scuole cinematografiche, ossia la University of Southern California School of Cinematic Arts, da subito viene preso sotto l’ala di Steven Spielberg che gli affida nel 1976 la regia di “1964 – Allarme a N. Y. arrivano i Beatles!”, primo lungometraggio di Zemeckis.

Dopo due anni di silenzio, il regista di Chicago è tornato alla ribalta poche settimane fa con l’uscita de “Le Streghe” (2020), seconda trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo per bambini scritto da Roald Dahl nel 1983.
Di seguito verrà presentata una classifica personale dei 5 migliori film di Zemeckis. Se foste interessati ad altre liste di registi famosi, la redazione vi consiglia i seguenti 3 articoli: John Carpenter, Quentin Tarantino e Rob Zombie.

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Goldie Hawn e Meryl Streep in La morte ti fa bella (Robert Zemeckis, 1992)
ROBERT ZEMECKIS

5. Cast Away (2002)

Cast Away di Robert Zemeckis
Tom Hanks in Cast Away (Robert Zemeckis, 2002)

Cast Away è un film del 2002 che segna la seconda collaborazione tra l’attore premio Oscar Tom Hanks e Robert Zemeckis dopo il successo di “Forrest Gump” del 1994.
Per quanto riguarda la produzione è curioso sottolineare come il film sia stato girato in due periodi diversi (1998 e 2000), per dare la possibilità all’attore di ingrassare prima e dimagrire poi al fine di interpretare il protagonista sperduto in un’isola deserta. In questo modo, Robert Zemeckis riuscì a girare un’altra pellicola “Le Verità Nascoste” del 2000.

Girato nelle isole Figi tanto amate da Jim Carrey in “The Truman Show” del 1998, Cast Away porta in scena un ottimo Tom Hanks alle prese con una lotta di sopravvivenza contro il tempo in un’isola deserta. Per non impazzire, il protagonista inizierà a parlare e a dare vita a una palla da pallavolo, che verrà chiamata Wilson.
L’aspetto più interessante di questo film, oltre alla prima parte dove si assiste agli innumerevoli disagi che l’alter ego di Robinson Crusoe si trova ad affrontare, riguarda il momento del suo ritorno alla vita precedente, la quale però presenterà alcuni cambiamenti cruciali.

4. All’inseguimento della pietra verde (1984)

Alla ricerca della pietra verde di Robert Zemeckis
Michael Douglas e Kathleen Turner in Alla ricerca della pietra verde (Robert Zemeckis, 1984)

Alla ricerca della pietra verde è il terzo lungometraggio di Robert Zemeckis e il suo primo successo al botteghino, con un incasso negli Stati Uniti di oltre 76 milioni di dollari. Nonostante sia un classico film di avventura, si discosta dal celebre “I predatori dell’arca perduta” (1981) del suo mentore Spielberg. Qui il regista si impegna nel proporre al grande pubblico più una commedia romantica che una pellicola di azione pura, arrivando così a vincere nel 1985 il Golden Globe per la migliore commedia, superando titoli altrettanto validi come “Ghostbusters – Acchiappafantasmi” e “Beverly Hills Cop – Un piedipiatti a Beverly Hills”.

I due protagonisti, interpretati magnificamente da Michael Douglas (Wall Street, Qualcuno Volò sul Nido del Cuculo) e Kathleen Turner (Peggy si è sposata, L’onore dei Prizzi), formano una delle coppie cinematografiche più amate ad Hollywood, segnando un perfetto connubio anche nel sequel “Il gioiello del Nilo” (1985) e nella commedia “La guerra dei Roses” (1989). E come dimenticare il ruolo storico di Danny DeVito (Batman – Il Ritorno, Matilda 6 mitica)? Con lui è impossibile non ridere. Divertimento, azione, avventura e romanticismo sono gli elementi di questo meraviglioso frullato costituito da Robert Zemeckis.

3. Forrest Gump (1994)

Forrest Gump di Robert Zemeckis
Tom Hanks in Forrest Gump (Robert Zemeckis, 1994)

Basato sull’omonimo romanzo scritto da Winston Groom nel 1986, Forrest Gump è forse il film di maggior successo di Robert Zemeckis, arrivando nel 1995 a ben 13 nomination agli Oscar e vincendone sei tra cui il premio per la migliore regia. La pellicola attraversa quasi trent’anni di storia degli Stati Uniti, introducendo alcuni volti noti attraverso la tecnica del rotoscoping come John Lennon, John Fitzgerald Kennedy e Richard Nixon.

Inserito al 76° posto nella lista dei cento migliori film statunitensi da parte dell’American Film Institute, racconta la vita e i successi di Forrest, un uomo affetto da un ritardo cognitivo che dalle proprie difficoltà troverà il modo di sopravvivere e di non avere nessun rimpianto.
Forrest Gump è una pellicola romantica, comica e drammatica, che strizza l’occhio agli aspetti bellici, sportivi e onirici di altri film.
Qui si può notare la capacità del regista nel mescolare tanti e diversi generi cinematografici senza cadere nel ridicolo, mettendo in scena un lungometraggio indimenticabile che lo spettatore non si stanca mai di vedere e rivedere.

2. Chi ha incastrato Roger Rabbit (1988)

Chi ha incastrato Roger Rabbit di Robert Zemeckis
Bob Hoskins in Chi ha incastrato Roger Rabbit (Robert Zemeckis, 1988)

Prodotto dall’Amblin Entertainment di Spielberg, Chi ha incastrato Roger Rabbit è un film del 1988, liberamente ispirato dal romanzo omonimo di Gary Wolf del 1981. Realizzato con una tecnica mista (la stessa utilizzata in “Space Jam” e “Small Soldiers” per intenderci), nel 1989 riceve ben 7 nomination agli Oscar vincendo 4 statuette, tra cui quella per i migliori effetti speciali.

Conservato dal 2016 nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso, questa pellicola segue le vicende di Roger Rabbit, un coniglio animato sbadato e innamorato, e di Eddie Valiant, un detective alcolista e scontroso, interpretato dal compianto Bob Hoskins (Mona Lisa, The Mask 2, Danny The Dog). Nonostante gli innumerevoli personaggi particolari, è impossibile non citare la sensuale Jessica Rabbit, una femme fatale capace di conquistare cartoni animati e uomini, e l’inquietante giudice Morton interpretato dal mitico Christopher Llyod (Ritorno al Futuro, La Famiglia Addams, Sin City – Una donna per cui uccidere).

Un film indimenticabile in grado di fare apparire l’universo Disney assieme ai personaggi dei Looney Tunes, regalando infinite gioie sia ai bambini sia ai più vecchi; nonostante si abbia tra le mani una fiaba da tinte noir e per certi aspetti horror, come si può notare per quanto riguarda la trasformazione del giudice Morton.

1. Ritorno al Futuro (1985)

Ritorno al futuro di Robert Zemeckis
Michael J. Fox in Ritorno al Futuro (Robert Zemeckis, 1985)

Al primo posto non poteva mancare il più bel film del mondo secondo chi scrive questa lista: Ritorno al Futuro del 1985. Scritto e diretto da Robert Zemeckis (con l’aiuto di Bob Gale), può essere considerato un vero e proprio cult e icona del cinema anni Ottanta, grazie anche a scene indimenticabili come il concerto finale al ballo della scuola. Vincitore dell’Oscar per il miglior montaggio sonoro, anch’esso è conservato dal 2007 presso la Biblioteca del Congresso negli Stati Uniti.

La storia di questa pellicola incredibile segue le vicende negli anni ’80 dell’adolescente Marty McFly, il quale si ritrova per mezzo di una macchina del tempo, la mitica DeLorean DMC-12, catapultato nel passato, esattamente nel 1955. Qui combinerà non pochi problemi, come il fare innamorare di sé sua madre Lorraine, rischiando così di modificare catastroficamente il suo presente. Assieme al fidato amico, il Dottore Emmett Brown (“DOC”), interpretato ancora una volta da Christopher Llyod, il ragazzo cercherà di risolvere le problematiche da lui create e di ritornare nel suo mondo.

Prodotto da Spielberg, Ritorno al Futuro ebbe nel 1985 un successo strepitoso al botteghino, guadagnando oltre 210 milioni di dollari in patria e diventando l’incasso maggiore di quell’anno. Si ha tra le mani una commedia romantica fantascientifica capace di consacrare Michael J. Fox (Voglia di Vincere, Mars Attacks!) nella storia del cinema, attraverso un personaggio iconico e simpaticissimo nel suo essere sbadato ma al tempo stesso coraggioso e impavido.

Questa pellicola inoltre presenta due sequel, sicuramente meno belli ma altrettanto interessanti per quanto riguarda le diverse linee temporali presentate. Sempre diretti da Zemeckis: “Ritorno al Futuro – Parte II”, ambientato nel 2015, e “Ritorno al Futuro – Parte III” che porterà il buon Marty nel lontano 1885.
Una trilogia imperdibile da vedere e rivedere senza stancarsi mai!

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