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One Piece: tutti gli easter eggs della serie Netflix

di Josue Borbor

Pubblicato il 2023-09-08

Diamo uno sguardo agli easter eggs nel live action Netflix di One Piece.

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Il live action di One Piece è finalmente disponibile su Netflix ed è già diventato un enorme successo. La sua grande popolarità gli ha permesso di posizionarsi come una delle serie più viste in ben 84 paesi, eguagliando grandi titoli come Wednesday (Mercoledì) e Stranger Things. Ma, oltre alla riuscita della serie e al grande adattamento, il live action di One Piece ha portato nei suoi otto episodi anche diversi riferimenti all’opera originale.

Pertanto ecco a voi gli easter eggs che abbiamo riscontato all’interno della serie e che vanno ad omaggiare sia l’opera animata e sia la sua controparte cartacea.

La mappa e l’esecuzione di Gol D. Roger

Durante l’introduzione del narratore possiamo notare una mappa dove raffigura in primis la nave del re dei pirati: la Oro Jackson. Sempre nel manoscritto troviamo: il regno di Alabasta, caratterizzato dal fiume Sandora; poi abbiamo Il villaggio Shimatsuki dove Zoro è nato e cresciuto; successivamente c’è l’isola di Sixis che è stata la prima tappa del viaggio di Ace (personaggio non uscito nel live action); e infine vediamo l’isola Mirror Ball che verrà citata da Zoro Quando chiederà a Kuro se non si fossero già incontrati lì.

Dopo l’introduzione della serie, invece, ci troviamo a Loguetown dove avviene l’esecuzione di Gol D. Roger. Questo avvenimento è ricordato per essere l’inizio dell’era della pirateria nel mondo di One Piece. Durante l’esecuzione del rei dei pirati possiamo vedere rapidamente alcuni personaggi importanti dell’opera tra cui: un giovane Dracule Mihawk , Monkey D. Dragon, Shanks e di sfuggita si può notare anche Buggy.

Un’altra comparsa particolare è quella di Crocodile; personaggio e antagonista della prossima grande saga che, diversamente dall’opera originale, viene interpretato da una attrice. Non sappiamo se quest’ultimo sia un errore oppure un indizio futuro per il personaggio.

I manifesti

Nel primo episodio, quando Luffy e Coby arrivano nella Città di Shell Town , è possibile vedere diversi poster dei più pericolosi pirati in circolazione. Tali manifesti vengono usati per rendere pubblici e classificare i pirati attraverso delle taglie. Più alta è la taglia e più è pericoloso il ricercato. Luffy e Coby si trovano di fronte ad alcuni poster di ricompense e qui ne vediamo qualcuno interessante. È possibile vedere chiaramente le fotografie di Bellamy, Foxy e Jango due pirati che Luffy ha affrontato nell’anime e nel manga. E se guardiamo abbastanza attentamente, riusciamo a individuare il manifesto di Cavendish , un altro famoso pirata dell’universo di One Piece.

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La Baroque Works e l’Armata rivoluzionaria

Durante la sua introduzione nella serie, vediamo Zoro alle prese con uno strano individuo armato di spade. Quest’ultimo è un membro ufficiale della spietata banda criminale: la Baroque Works. Tale organizzazione è composta da pericolosi pirati e i membri che la compongo si distinguono attraverso dei nomi in codice. Mr. Seven è il nome del membro che ha affrontato Zoro e che infine soccombe al temibile cacciatore di pirati. È una organizzazione che punta a conquistare il Regno di Alabasta e per farlo è disposta a causare una guerra civile. È inoltre possibile notare altri dettagli legati alla Baroque Works sulla scrivania del vice-ammiraglio Garp.

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Un’altra famosa organizzazione che possiamo vedere all’interno della serie è quella dell’Armata rivoluzionaria. È possibile intravederla nell’ultimo episodio; più precisamente quando Nami legge il giornale dove ci viene presentato il primo manifesto di Luffy. Accanto al suo poster vediamo una notizia legata all’esercito rivoluzionario e al di sopra della scritta notiamo il loro famoso simbolo che lo contraddistingue. A differenza della Baroque Works, l’Armata rivoluzionaria punta a cambiare la stabilità mondiale e di opporsi alle spregievoli azioni compiute dalla marina e il governo mondiale.

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One Piece: dettagli in comune con l’anime e il manga

Il live action di One Piece ha saputo trasporre molti riferimenti legati alla sua controparte animata e cartacea. Vediamo insieme quali sono.

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Chouchou: al termine dell’episodio 2, dopo la sconfitta di Buggy, possiamo vedere il cagnolino Chouchou che nell’anime e manga protagonizza una piccola tragedia.
Il frutto Gomu Gomu no mi: all’interno dei ricordi di Luffy, lo vediamo trovare e mangiare il frutto che gli dona la capacità di allungarsi. Il piccolo forziere, in cui era contenuto il frutto, raffigura lo stemma della marina.
Villaggio Syrup: villaggio natale di Usopp. In una scena notiamo un manifesto che ritrae la morte di una famosa attrice. Il suo nome era Vittoria Syndri e verrà approfondita più avanti nell’arco di Thriller Bark nella versione animata.
Nella villa di Kaya: all’interno della mansione si vedono delle state di pinguino che derivano dalla color page del capitolo 17 del manga. Vediamo inoltre Luffy con un abito proveniente dal databook red di One Piece; poi abbiamo Usopp e Zoro che indossano dei vestiti tratti dalla cover del volume 7. Nami, invece, porta un abito orientale che deriva dalla cover del capito 32 del manga.
Il ristorante Baratie: all’interno del ristorante sono presenti dei quadri che raffigurano diverse località del mondo di One Piece, la più importante è sicuramente l’arcipelago Sabaody. Nel ristorante abbiamo Usopp, Luffy e Nami che indossano rispettivamente degli indumenti che vanno a richiamare la copertina del volume 8, la color spread del capitolo 28 e 61.
Smoker: viene introdotto il personaggio di Smoker negli ultimi instanti della serie, prima dei titoli di coda.

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