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Atomic Heart, Recensione – Distopia e retrofuturismo in Unione Sovietica

di Daniele Dituri

Pubblicato il 2023-03-14

Atomic Heart è un FPS retrofuturistico ambientata in un unione sovietica, prima opera dello studio Mundfish

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Atomic Heart è la primissima opera dello studio Mundfish e vi possiamo subito dire che se le premesse sono queste non vediamo l’ora di poter provare altre creazioni dello studio, data la pregevole fattura del gioco.
Nel corso degli anni seguenti all’annuncio si era creato un discreto hype da parte del pubblico anche per le numerose somiglianze con la saga di BioShock, da cui lo studio ha probabilmente preso anche qualche spunto per la creazione del mondo retrofuturistico di Atomic Heart e qualche abilità del protagonista, riesce però ad avere una sua identità separandosi da altre opere simili.

Atomic Heart gemelle

Infestazione robot in unione sovietica

“Atomic Heart si svolge in Unione Sovietica in una realtà alternativa degli anni 50, dove la nazione ha padroneggiato la robotica avanzata con l’aiuto di un composto misterioso chiamato polimero. Il gioco segue le avventure di P-3, un agente del KGB che viene mandato a indagare su uno dei centri di ricerca segreti chiamati struttura 3826. Lì scopre che i robot sono diventati violenti a causa di un virus informatico. P-3 dovrà combattere per sopravvivere e scoprire la verità dietro il progetto Atomic Heart, nome del programma nucleare sovietico che ha dato origine al polimero.”

Per quanto la trama di Atomic Heart possa sembrare tra le più banali in cui i robot prendono il sopravvento, e in parte lo è, viene comunque narrata in modo ottimo e presenta più colpi di scena molto interessanti.
Seguendo solo la trama principale il gioco potrà essere completato in circa 15/20 ore mentre esplorando bene tutto il mondo di gioco e a difficoltà più alte si può arrivare senza problemi sulle 30.
Forse l’unico problemino sono però le ultimissime ore che ci sono sembrate leggermente troppo sbrigative rispetto ai ritmi del resto del gioco

Sono presenti poi due finali, scelta che però non ci ha convinto più di tanto. Il finale più canonico senza fare spoiler ci è piaciuto e aggiunge parti molto interessanti alla trama, il finale alternativo invece ci è sembrata un aggiunta forzata solamente per poter definire il gioco con più finali lasciando però troppo libera interpretazione al giocatore e troncandolo da una parte di trama e gameplay.

FPS di qualità, meno il resto

In Atomic Heart vi troverete ad utilizzare armi bianche e armi da fuoco varie, dalle più realistiche alle più fantascientifiche, oltre ad avere vari poteri per il proprio guanto.
Il gunplay del gioco è veramente di buon livello dandovi la possibilità di avere una decina di armi da fuoco tutte molto diverse tra loro. L’approccio alle armi sarà vagamente simile a Doom, trovandovi a dover utilizzare tutte le armi a vostra disposizione alternandole frequentemente in base al nemico o alla disponibilità di proiettili.


Quando vi troverete a corto di munizioni, e fidatevi che nelle prime ore capiterà molto spesso, avrete a disposizione asce, mazze, lame e molti altri accrocchi vari che potrete utilizzare per sconfiggere i nemici. Il combattimento corpo a corpo in Atomic Heart risulta discreto avendo armi molto diverse e con colpi pesanti ben differenziati ma non offrendo un grandissimo feedback contro i nemici.
Bocciate completamente invece le abilità. Noi il più delle volte ci siamo dimenticati di utilizzarle dato il loro basso impatto negli scontri, e la sensazione di debolezza continuerà anche dopo molteplici potenziamenti di esse.

Atomic Heart Gameplay

In generale Atomic Heart non sarà mai troppo facile, soprattutto nelle prime ore di gioco. Abbiamo provato tutte e tre le difficoltà presenti e il livello di sfida sarà sempre alto anche nel livello più semplice, consigliamo quindi ai giocatori meno esperti di FPS di giocare a difficoltà più bassa per poter godere a pieno dell’ottimo titolo senza renderlo frustrante per i continui game over.

Tanta linearità con un open world forzato

Atomic Heart alterna momenti lineari a fasi open world, proprio quest’ultime davvero poco convincenti. Quasi la totalità della trama si svolgerà in ambientazioni chiuse e molto cupe, tutte realizzate in modo ottimo, ci saranno però degli intermezzi open world che ci hanno dato una sensazione di vuoto. Nel mondo di gioco non sono presenti missioni secondarie oltre ai terreni di prova, dei dungeon opzionali utili solo per qualche componente extra per le armi, spostarsi nel mondo sarà quindi solo un intermezzo tra un area di gioco e l’altra.

Noi abbiamo optato praticamente ogni volta nel prendere un auto e ignorare tutto il mondo di gioco per arrivare il prima possibile alla prossima sezione. Arrivati infatti alle sezioni chiuse il gioco prende una struttura su binari in cui si potrà solamente proseguire nella campagna senza possibilità di tornare indietro.

Parliamo quindi delle sezioni chiuse, è qui che Atomic Heart mostra il suo vero potenziale. L’atmosfera è stupefacente, vi ritroverete in strutture abbandonate, metro distrutte e fabbriche nel degrado più totale. Saranno presenti numerosi enigmi ambientali utili al proseguimento nel gioco o ad aprire porte sia opzionali che non. Li abbiamo trovati di buon livello mai troppo complicati ma comunque non sempre facili e implementati bene nel mondo di gioco.

I nemici robot saranno di vario tipo e presentano tutti un design molto bello e coerente con il design del gioco, ci hanno convinto meno invece i nemici “zombie” che sembrano una scopiazzatura da quelli di The Last of Us, però per fortuna troverete molte più macchine nel vostro percorso. Ci si potrà imbattere poi in varie boss fight, non particolarmente complicate ma davvero molto sceniche e con dei nemici veramente spettacolari.

Atomic Heart Ambientazione

Graficamente ottimo e ben ottimizzato

L’impatto grafico iniziale di Atomic Heart è incredibile immergendoti subito in un mondo retrofutristico realizzato incredibilmente, non avrà la qualità grafica dei titoli più strabilianti ma rimane comunque di alto livello, grazie anche alla presenza del Ray Tracing. Nelle impostazioni grafiche sono presenti sia DLSS e FSR che permetteranno agli utenti con postazioni meno potenti di poter comunque godere del titolo senza troppi problemi.

Nota più dolce poi l’ottimizzazione su PC, dopo gli ultimi mesi pieni di titoli mal funzionanti fuori dalle console siamo davanti finalmente ad un gioco in cui l’ottimizzazione è stata di livello. Su una configurazione abbondantemente nelle minime per il 1080 30 fps a dettagli bassi e non completamente all’interno delle raccomandate per i 1080 60 fps a dettagli ultra siamo riusciti a giocare il titolo in 1440 a dettagli alti abbondantemente sopra i 60 fps, senza cali di frame o crash improvvisi, e soprattutto senza aver mai riscontrato bug invalidanti.

8.5

Atomic Heart è un gran titolo, con una trama interessante, un gameplay divertente e un atmosfera spettacolare. Piccole note dolenti la difficoltà a nostro avviso troppo elevata e l'open world praticamente intuile, difetti che però non rovinano il titolo che resta comunque di gran livello. Se aggiungiamo poi la presenza al day one su game pass e l'ottimizzazione su PC non possiamo che consigliarvelo.

  • Direzione Artistica
  • Graficamente di buon livello
  • Trama ineteressante e ben narrata
  • Difficoltà iniziale
  • Ultime ore troppo sbrigative
  • Momenti open world poco interessanti

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