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POOSTALL Royale, Recensione – Giocate a vostro rischio e pericolo

di Daniele Cellamare

Pubblicato il 2023-04-16

Una recensione per il gioco realizzato da C Team di Running with Scissors come pesce d’aprile, POOSTALL Royale.

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Alcuni giocatori di vecchia data, in particolare quelli che giocano su PC, ricorderanno una serie controversa che ha fatto storcere il naso anche a quelli dai gusti più estremi, Postal.

Questa serie ha da sempre incuriosito tanti utenti per via della sua irriverenza e sfacciataggine verso tutto e tutti, dalla politica, alle questioni sociali alla religione e tanto altro.

Oggi, però, non parleremo di un nuovo Postal, bensì di un titolo che vuole ricordare la famigerata serie, POOSTALL Royale.

Cosa sapere prima di giocare a POOSTALL Royale

Non fatevi ingannare dal fatto che sia gratis: il titolo è pieno zeppo di problemi che si presentano ancor prima di iniziare.

Nonostante il titolo sia stato realizzato con l’Unreal Engine 5, l’unico e singolo mese di sviluppo si fa notare già dal primo avvio.

POOSTALL Royale richiede almeno 8GB di RAM e le DirectX 11 per funzionare correttamente. Anche se si hanno già a disposizione entrambe le cose, bisogna comunque fare un piccolo ritocco ai file.

Il titolo non è ben ottimizzato, neppure su macchine decenti. Per farlo girare correttamente, bisogna modificare il file Engine.ini presente nel percorso file C:Users(nome utente)AppDataLocalPoostall_RoyaleSavedConfigWindow.

Una volta all’interno del file, basterà aprirlo con il blocco note ed inserire alla fine del foglio questo testo.

[SystemSettings]
r.MaxAnisotropy=16
r.SceneColorFringeQuality=0
r.DepthOfFieldQuality=0
r.Tonemapper.Sharpen=0
r.MotionBlurQuality=0
r.Streaming.PoolSize=2048 (If your GPU has more than 4 gig's of VRAM, set the number to half of your current VRAM.)
r.BloomQuality=0
r.LensFlareQuality=0
r.TemporalAACurrentFrameWeight=0.2
r.TemporalAASharpness=0.8
r.ScreenPercentage=80 (100 is the Medium resolution setting in the graphics menu, while 80 offers the best between high frame rates and visual quality. Experiment to your liking.)
r.TemporalAA.Upsampling=1
r.TemporalAA.Algorithm=1

Inoltre, per assicurarsi che il titolo utilizzi le DirectX 11, bisogne inserire nelle Opzioni di Lancio la stringa -d3d11 tramite la sezione Generale delle Proprietà del gioco nella Libreria di Steam.

Cos’è POOSTALL Royale

Terminati tutti i compiti per rendere POOSTALL Royale giocabile, possiamo finalmente avviarlo. Come si può notare fin dal menu, il tema principale è la cacca. Ogni pulsante sullo schermo riproduce dei “simpatici” suoni provenienti dai peggiori bagni delle stazioni di servizio, il tutto decorato da spruzzi di feci e altri disegni scurrili.

Come viene descritto dalla Pagina del Negozio di Steam, POOSTALL Royale è un pesce d’aprile, più elaborato del dovuto, realizzato da C Team di Running with Scissors, gli sviluppatori della serie di Postal.

Il titolo è ancora in uno stato primordiale e ci sono pochissime cose da fare che diano un senso di progresso o di gratificazione, anche per via della mancanza di un sistema di salvataggio.

POOSTALL Royale contiene a malapena cinque mappe di gioco, quattro nel gioco base ed una nella cosiddetta “espansione”. La prima mappa mostrata al giocatore in-game è l’hub in cui è possibile accedere ai 3 livelli disponibili al momento.

L’hub è situato in una piazza cittadina in cui il Postal Dude o la sua controparte femminile escono da un bagno pubblico. I tre livelli in questione sono ambientati rispettivamente: un terrazzo di un condominio, delle fogne ed una specie di banca.

Il gameplay è quasi inesistente e si presenta come un arcade in cui bisogna uccidere più nemici possibile per avere uno score più alto. Quasi ogni nemico, una volta sconfitto, lascia cadere delle munizioni o delle nuove armi.

I nemici hanno una sola animazione di corsa e, una volta vicino al personaggio, rimangono immobili mentre quest’ultimo subisce danno. La mancanza di input visivi rende difficile capire se si è in pericolo di Game Over o meno. Nel caso ci si ritrovi malauguratamente incastrati dai nemici in un angolo, sarà impossibile liberarsi dato che nessun’arma fa alcun danno a ciò che è direttamente di fronte al protagonista.

Il gioco offre una buona quantità di armi da fuoco, tuttavia non è possibile mantenere l’arma che si predilige, data la mancanza di un inventario che spinge il protagonista a raccogliere ogni arma droppata dai nemici.

Il comparto audiovisivo

Di per sé, POOSTALL Royale ha una grafica gradevole dallo stile low-poly, con degli effetti visivi interessanti, come i riflessi sulle piastrelle del bagno dell’hub.

Questo è dovuto all’utilizzo dell’Unreal Engine 5 e ai tanti asset acquistati online dal team, per via dei tempi di sviluppo ristretti.

Per quanto riguarda il comparto audio, è molto altalenante. La “colonna sonora” è un’apoteosi di rumori da bagno ritmata che diventa subito ridondante. I suoni dei colpi delle varie armi risultano soddisfacenti e abbastanza variegati, dando importanza a tutte le versioni di armi, comuni o potenti.

Data la scarsità di contenuti, il pezzo forte del titolo dovrebbe essere la quantità di battute proferite dalle orde di nemici. Purtroppo, a causa del gran numero di nemici, a cui si aggiungono la confusione e il rumore delle armi da fuoco, risulta davvero difficile ascoltare le battutine che si sovrastano tra di loro.

The Pigeon Mission

Dal menu è possibile accedere al “DLC” del titolo chiamato The Pigeon Mission. Per poterci giocare, bisogna accettare una serie di liberatorie in cui viene spiegato al giocatore quanto sia rivoluzionaria questa esperienza di gioco.

Ovviamente si tratta di uno scherzo, dato che non è possibile fare assolutamente niente una volta in gioco.

La mappa in questione è ambientata in un parco in cui sono sparsi dei piccioni che si possono recuperare. Al centro del parco è collocata una fontana davanti la quale, se ci si avvicina, appare il prompt per dare da mangiare ai piccioni e, una volta premuto il tasto, con molto rammarico si scopre che non accade assolutamente niente.

Un titolo che difficilmente farà ridere

POOSTALL Royale è sicuramente un titolo da non prendere sul serio che lascia il tempo che trova, risultando incompleto e poco ispirato.

L’unica vera parodia rispetto alla serie di Postal risiede unicamente nel nome, dato che tutto il resto manca della vena dark e satirica del controverso franchise.

4

POOSTALL Royale è un gioco da giocare solo nel caso si abbiano una 20ina di minuti da perdere. Le uniche cose a salvarsi sono le ambientazioni in Unreal Engine 5 e la quantità di armi a disposizione, perché per il resto c'è veramente poco da ridere.

  • Ambientazioni belle da vedere create in Unreal Engine 5
  • Vasta gamma di armi da fuoco
  • Non si ha un vero scopo
  • Estremamente incompleto
  • Battute banali

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