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I videogames più deludenti secondo i canoni di oggi

di Vincenza Navarra

Pubblicato il 2024-03-06

Valutare la qualità di un gioco non è sempre facile. Esistono infatti standard precisi, come resa grafica, gameplay, mappa e precisione tecnica su cui basarsi, che però cambiano nel corso del tempo. Le aspettative dei giocatori sono sempre più alte, più si progredisce tecnologicamente più sembra difficile soddisfare i loro appetiti videoludici. I canoni attuali …

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Valutare la qualità di un gioco non è sempre facile. Esistono infatti standard precisi, come resa grafica, gameplay, mappa e precisione tecnica su cui basarsi, che però cambiano nel corso del tempo. Le aspettative dei giocatori sono sempre più alte, più si progredisce tecnologicamente più sembra difficile soddisfare i loro appetiti videoludici. I canoni attuali puntano gli occhi principalmente su quello che è l’intero comparto grafico e la resa realistica di suoni, azioni, effetti e movimenti. Per non parlare dell’emergente AI. Ecco, secondo queste specifiche, alcuni dei videogames più deludenti presenti oggi sul mercato.

Lord of the Rings: Gollum

Recensioni negative cadute come pioggia su questo fallimentare gioco della Daedalic Entertainment. La critica ha premiato col carbone un videogame che, sin dal trailer, è sembrato subito piuttosto discutibile. La scelta stessa del protagonista Gollum ha seminato dietro di sé parecchi musoni. Un personaggio valutato come poco interessante e versatile per costruirvi sopra una narrazione originale. Di conseguenza, poco interessante anche il gioco stesso, che fa acqua da tutte le parti. Dal design del protagonista alla resa visiva e realistica, impianto sonoro, effetti, movimenti e gameplay non sembrano essere degni nemmeno degli standard qualitativi di 10 anni fa. Nessun aspetto positivo per quest’opera videoludica per la quale l’azienda ha perfino porto le sue scuse.

The Day Before

Forse uno dei più drammatici fallimenti del 2023, che ha costretto il team Fntastic a chiudere per sempre il sipario. (Qui l’articolo). Il titolo che ha deluso più di tutti, proprio per via delle altissime aspettative di cui si era circondato. Un trailer apparentemente eccezionale, fatto di promesse altrettanto eccezionali che il gioco non ha poi mantenuto. Bugie rivelate a cominciare dalla classificazione: un presunto MMO inserito in un contesto survival rivelatosi poi uno sparatutto open world. Anche se di open world, considerata la mappa piuttosto ridotta, ne ha ben poco. Un ambiente di gioco e un gameplay molto rigidi e poco versatili, limitati in risorse e varietà. Personaggi insoddisfacenti, dalle azioni e abilità poco coinvolgenti, a volte anche tecnicamente difficili da gestire. Un malcontento generale aggravato dai troppi bug e da diverse accuse infanganti.

RedFall

Uno sparatutto in prima persona rilasciato da Arkane Austin il 2 maggio del 2023. Un altro titolo che, secondo le classifiche, non sembra rispettare il progresso dell’epoca in cui è nato. Oltre ad un AI rimasta apparentemente ferma agli anni 2000, i giocatori sembrano essere delusi praticamente da qualsiasi aspetto del gioco. Una storia banale e vuota, così come i nemici, poco caratterizzanti e realistici. Cutscene non lineari, ma frammentarie, rendono piuttosto complicato riuscire ad immedesimarsi nel contesto vampiresco del gioco. Il comparto grafico è stato però quello che ha sopportato le peggiori critiche. Una resa visiva scarsa che sarebbe stata discutibile anche qualche anno fa. Per non parlare poi dei forti limiti imposti dal gameplay, dove la quantità ridotta di risorse, armi e personalizzazione degli equipaggiamenti fa di questo titolo uno dei più sconsigliati.

FC 24

Da un po’ di tempo sembra che il brand di Fifa stia perdendo, strada facendo, quella luce che lo aveva un tempo lo aveva distinto. E questo gioco ne è la prova. Un titolo che non riesce a stare al passo coi suoi predecessori, anzi. Secondo il pensiero di molti, la bellezza di FC 24 è dovuta al semplice fatto che ripropone, con esatta precisione, le fattezze del gioco precedente. L’aggiornamento annuale del brand su cui l’azienda insiste, non sembra essere di grande utilità. Non offre le gustose novità che ci si aspetterebbe da un nuovo titolo. Piuttosto un gameplay, già di per sé limitato, supportato da un AI deludente rispetto agli standard attuali. Gioco molto rigido e poco versatile, per partite che spesso costringono i giocatori a schierare in campo la fortuna più che la bravura. Insomma, piccole e grandi pecche che potevano benissimo essere evitate.

Dragon Ball: The Breakers

Una delle tante proposte del team Bandai Namco del 14 ottobre 2022 sulla serie videoludica Dragon Ball. Anche questo, un altro titolo che non rispetta la fama e il successo del brand a cui appartiene. Sistema di lotta a lungo andare ripetitivo e, secondo molti, troppo sbilanciato. Soprattutto in alcune situazioni e con determinati nemici. Poca varietà e dinamicità sia riguardo le abilità che le risorse spendibili. Una grande delusione per i seguaci del sayan più famoso del mondo. Una storia che inizialmente attira, ma poi si disperde in una sequenza logica narrativa che fa storcere il naso non a pochi.

Hogwarts Legacy e Crash Bandicoot 4

Tra i videogames più deludenti, questi sono due casi a parte. Titoli apprezzatissimi non deludenti, più che altro rovinati da piccoli, ma grandi difetti che non li valorizzano come dovrebbero. Hogwarts Legacy ha guadagnato la medaglia di miglior gioco sul brand Harry Potter, amatissimo e molto ricercato, anche se con qualche piccolo difetto. Peccato per i bug eccessivi. Un open world che straripa di contenuti e che mette in sovraccarico qualsiasi console. Soprattutto la Nintendo Switch, come avevamo spiegato in questo articolo, fatica nella resa grafica e realistica. Per Crash Bandicoot 4 le cose stanno diversamente. Il quarto capitolo di un intramontabile classico per alcuni giocatori è risultato veramente troppo difficile da completare. Nonostante gli aiuti che il game stesso offre, in tanti hanno preferito abbandonare in sospeso molti livelli, se non addirittura la stessa storia principale. Un vero peccato, considerato il livello di ricchezza e divertimento che offre.

Sicuramente sono molti i giochi che si potrebbero aggiungere alla classifica dei videogames più deludenti, ma il discorso in ogni caso non cambia. Tutto dipende sempre dagli standard che si pongono per la valutazione. Ovviamente, rimane costantemente di fondamentale importanza il parere strettamente personale del giocatore, prescindibile da qualsivoglia canone di qualità.

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