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The Game Awards 2022: Horizon Forbidden West merita di vincere?

di Giulia Arcoraci

Pubblicato il 2022-12-03

Horizon Forbidden West vincerà ai The Game Awards di quest’anno? In quest’approfondimento andiamo ad analizzare il titolo di Guerrila Games

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Horizon Forbidden West è un gioco realizzato da Guerrilla Games e pubblicato da Sony Interactive Entertainment per Playstation 4 e 5, uscito il 18 febbraio 2022. Attualmente l’esclusiva è una dei candidati ai The Game Awards di quest’anno, ma non solo; infatti, è stata nominata anche nelle seguenti categorie: best game direction, miglior direzione artistica e miglior action/adventure.

In questo articolo ci concentreremo su alcuni degli aspetti più meritevoli del titolo, dalla sceneggiatura alla direzione artistica, cercando di comprendere i punti di forza per provar a rispondere alla domanda: ma Horizon Forbidden West merita di vincere ai prossimi The Game Awards?

L’evoluzione di Aloy: da emarginata ad eroina dei prossimi The Game Awards

Uno dei punti più interessanti è certamente la figura di Aloy; diventata un pilastro imprescindibile nel mondo dei videogiochi in cui, negli ultimi tempi, sempre più donne stanno diventando protagoniste, decisamente meno stereotipate rispetto a diversi anni fa.

In Horizon Zero Dawn (primo titolo della saga che fu candidato ai The Game Awards), abbiamo seguito le vicende di Aloy, vivendo insieme a lei le difficoltà di crescere come un’emarginata, una condizione che ha ovviamente influenzato il suo carattere e il suo modo di approcciarsi alle persone.

Ben McCaw è il direttore della sceneggiatura e così ha illustrato la personalità di Aloy prima dell’uscita del secondo titolo, sul blog ufficiale di PlayStaton:

“Nata e cresciuta da emarginata, Aloy ha una prospettiva unica sul mondo. Si sente molto vicina alle persone che soffrono ed è determinata a punire gli oppressori. Pur avendo trovato molti amici durante le sue avventure, continua a sentirsi un’estranea e sa che, in fondo, non ha una vera casa.”

Questi aspetti sono stati ben approfonditi in Forbidden West, in cui vediamo una crescita del personaggio nel suo modo di approcciarsi agli altri, soprattutto nelle amicizie. Nell’ultimo titolo Aloy si rende conto che non è sempre saggio fare tutto da soli; il rifugio che creerà con il suo gruppo di amici sembrerà quasi diventare qualcosa di simile ad una casa per lei. Un posto in cui poter tornare.

Sempre determinata e pronta a proteggere chi gli sta intorno; in certi aspetti l’eroina, del titolo candidato ai prossimi The Game Awards, non è cambiata, la sua forza e volontà d’animo sono rimaste le stesse, ma sono proprio questi i caratteri che più l’hanno resa amata e ammirata dal pubblico.

La direzione artistica: il pittoresco mondo selvaggio di Guerrilla e l’importanza dell’arte

La direzione artistica di Horizon Forbidden West non ha nulla da invidiare a quelle dei suoi concorrenti; infatti, il videogioco vanta ben cinque nominations ai prossimi The Game Awards: il mondo “selvaggio” in cui si muove Aloy è ispirato e ricco di colori, con un impatto visivo piuttosto difficile da dimenticare. Le tipologie di tribù sono aumentate, il design delle armature, delle macchine e delle pitture corporee si è arricchito ed il tutto è riuscito a girare piuttosto bene anche su PS4 (fattore non così scontato).

Parlando di direzione artistica, è interessante citare la collaborazione del Rijksmuseum di Amsterdam. Questo è uno dei casi in cui l’arte incontra il videogioco, in particolare attraverso il personaggio di Tilda possiamo capire quanto sia fondamentale la conservazione delle opere d’arte per il futuro.

In un preciso momento del gioco Aloy si ritrova all’interno di ciò che è un museo moderno, le cui opere presenti furono scelte proprio dal Rijksmuseum: vi troviamo dei capolavori di Rembrandt e Johannes Vermeer. L’incontro con l’istituzione museale portò anche alla riscrittura del personaggio di Tilda che, di fatto, divenne un’appassionata d’arte.

Il team di Guerrilla è riuscito a rendere le tele estremamente realistiche, riuscendo a realizzare anche le “venature” all’interno della tela, tipiche delle opere antiche, come si può notare nell’immagine sottostante. Un’attenzione che sicuramente ha favorito il titolo nelle nominations ai prossimi The Game Awards.

The Game Awards
Screenshot catturato su PS4 da Giulia Arcoraci

Uno sguardo al gameplay: combattimento ed esplorazione

Se già nel primo titolo il combattimento era decisamente divertente, in Horizon Forbidden West è stato affinato e il livello di sfida con certe macchine rende il combattimento fluido e dinamico. Ogni macchina può essere approcciata in modo diverso, approfondendo di fatto il sistema di Zero Dawn. Inoltre, centrale sono anche la componente ambientale e l’analisi pre-battaglia: le macchine hanno debolezze e resistenze, è possibile analizzarle con il focus e scegliere i tipi di armi da usare. Il combattimento con la lancia è rimasto ancora un po’ legnoso rispetto all’arco, si tratta di un titolo che è decisamente pensato per il combattimento a distanza, tuttavia sono stati fatti dei passi avanti anche con l’approccio ravvicinato.

L’esplorazione e l’open world sono decisamente più maturi rispetto al primo titolo ed è possibile arrampicarsi ed esplorare meglio il mondo senza porsi troppi limiti; non solo la mappa è decisamente più ampia, ma cavalcare le macchine diventa ora un’esperienza diversa, completa, regalando scorci e paesaggi davvero mozzafiato. Il tutto arricchito anche dall’immersione subacquea, rendendo l’impatto visivo del mondo sott’acqua difficile da dimenticare.

Horizon Forbidden West vincerà ai The Game Awards?

L’evento più atteso dell’anno per il mondo dei videogiochi si terrà il prossimo 8 dicembre ed Horizon Forbidden West ha totalizzato ben cinque nominations. Quindi, è arrivato il momento di tirare le somme e cercare di capire che il titolo avrà qualche possibilità nel vincere i prossimi The Game Awards.

Il gioco di Guerrila ha venduto moltissime copie arrivando ai primi posti della classifica UK, ricevendo ottimi voti dalla stampa. C’è da dire che, questa volta, avrà degli avversari difficili da battere, fra cui l’acclamato Elden Ring (titolo favorito ai prossimi The Game Awards).

Cosa poteva essere migliorato? Il ritmo della storia parte inizialmente con lentezza, per poi aumentare ore dopo. Certamente sarebbe stato interessante approfondire di più le tribù presenti nel gioco che, di fatto, sono rimaste un po’ abbozzate. Stesso discorso vale anche per alcuni personaggi vicini ad Aloy, come per esempio Kotallo, personaggio piuttosto enigmatico che poteva essere approfondito attraverso delle secondarie più stratificate a livello narrativo. Nelle prime settimane il titolo presentava dei bug grafici, tuttavia il team di sviluppo ha risposto prontamente alle osservazioni dei fan rilasciando subito delle patch.

Che vinca o meno ai The Game Awards, è certo che Aloy è ormai entrata nei cuori di milioni di fan, cambiando la percezione stessa del videogioco open world degli ultimi anni. Vi ricordiamo, inoltre, che è in arrivo un DLC del gioco, come nel titolo precedente (con Frozen Wilds) prevedrà un’area inedita; magari un’anticipazione sarà fornita proprio durante l’evento.

Non ci resta altro che vedere cosa succederà. L’appuntamento è per l’8 dicembre con The Game Awards, nel frattempo non è mai troppo tardi per lanciarsi nel selvaggio mondo di Horizon Forbidden West!

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