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Loki 2×02, Recensione: eroe o cattivo?

di Francesco Schinea

Pubblicato il 2023-10-13

Proseguono le avventure del dio dell’inganno, nella seconda stagione di Loki

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Seconda settimana in compagnia del dio dell’inganno. È disponibile su Disney Plus il nuovo episodio di Loki, la serie dei Marvel Studios con protagonista Tom Hiddleston giunta alla sua seconda stagione.

Dopo un primo episodio decisamente convincente, sulla scia della prima stagione sia dal punto di vista tecnico che narrativo, è tempo di entrare nel vivo di Loki 2. La seconda puntata conferma, in parte, ciò che di buono si era visto nell’esordio di stagione. Ma mette anche in luce quei tanti difetti che rischiano, alla lunga, di compromettere la serie, una delle poche note liete degli ultimi anni della Casa delle Idee.

Alla ricerca di Sylvie

Ci eravamo lasciati con un Loki diviso tra passato, presente e futuro. Risolti, con più di qualche difficoltà, i problemi relativi ai salti temporali, l’attenzione del protagonista è ora rivolta su Sylvie. Nella scorsa puntata, dopo essersi ritrovato nel futuro, Loki aveva visto infatti la sua variante.

Per risalire alla posizione di Sylvie, Loki e Mobius si mettono sulle tracce di X-5, il cacciatore incaricato di cercare la donna, responsabile dell’apertura del multiverso Marvel. I due scoprono che X-5 si è riappropriato di una vita all’interno della Sacra Linea Temporale, o per meglio dire in una sua ramificazione.

L’agente della Time Variance Authority è ora un attore di nome Brad Wolfe che non ha alcuna intenzione di fare ritorno al suo lavoro, quello per cui “Colui che Rimane” lo aveva privato di una vita normale. Loki e Mobius riportano quindi Brad alla TVA, con lo scopo di ottenere importanti informazioni su Sylvie.

Loki

Loki-Mobius e poco altro

Il rapporto fra Loki e Mobius è a mani basse la cosa migliore di questo secondo episodio. In realtà dell’intera serie. Ma in questa puntata vengono riprese in modo evidente alcune caratteristiche dei buddy movie che ben si prestano alla coppia formata da Tom Hiddleston e Owen Wilson.

I due “poliziotti” devono vedersela con inseguimenti, interrogatori e missioni in giro per il multiverso. E poi c’è il tempo per sedersi davanti ad una fetta di torta e riflettere sui loro stati d’animo, confermando come Loki sia una serie più lenta ed introspettiva che volta alla spettacolarità. Nonostante ciò, in questa puntata il ritmo è gestito in modo eccellente e si tenta di riportare un minimo di azione. Con sequenze tutto sommato ben realizzate, soprattutto quando rivediamo il dio dell’inganno usare i proprio poteri.

Si perché nel secondo episodio sembra di rivedere il Loki di tanto tempo fa. Quello che ha terrorizzato la Terra nel primo Avengers, piuttosto che l’eroe in cui la sua serie l’ha trasformato. Si tratta di un’evoluzione accettabile per il personaggio. Perché un’evoluzione c’è stata, a differenza di altri antieroi dei cinecomic (vedasi il Sony Universe). Però rivedere il Loki dallo sguardo cattivo ed “ingannevole” fa tutt’altro effetto. Non a caso nel corso della puntata si gioca spesso sul tema “eroe o cattivo“.

Loki

Tolto ciò, poco altro resta impresso di questa seconda puntata. A tratti dà l’impressione di essere un filler, ma fortunatamente la trama viene portata avanti e nel complesso funziona. Dà però la sensazione di girare troppo intorno a Brad, piuttosto che ai problemi di massima urgenza della TVA. Non a caso il finale, che dovrebbe essere il culmine e l’elemento più interessante in ottica futura, viene risolto frettolosamente. La puntata si perde in nuclei narrativi secondari e mosse di marketing fin troppo accentuate.

Arriviamo dunque al vero segnale d’allarme. Sembra che la macro-trama della seconda stagione sia più debole rispetto a quella della prima. In più non c’è quell’alone di mistero che è stata una componente importante di Loki. Precedentemente sia lo spettatore che i personaggi erano all’oscuro di tutto. Ora sappiamo tanto della TVA ed anche gli agenti stessi ne hanno consapevolezza.

Insomma il secondo episodio funziona e resta una spanna sopra rispetto alle altre serie Marvel, ma ci lascia con l’amaro in bocca. Da un lato abbiamo ben poco da rimproverare sul lato tecnico e sulla gestione dei personaggi (eccetto Brad). Dall’altro non ci ha particolarmente entusiasmato, pur intrattenendo e trasmettendo la curiosità di scoprire come andrà avanti.

Ovviamente abbiamo visto ancora troppo poco per giudicare. Vedremo se entrando nel vivo della vicenda le cose cambieranno. Non resta che aspettare la prossima settimana, ricordando inoltre che siamo ormai prossimi all’arrivo delle varianti di Kang.

6.5
Il secondo episodio funziona, soprattutto grazie alla coppia di agenti Loki-Mobius, tuttavia senza entusiasmare fino in fondo. Una puntata che intrattiene ed incuriosisce, ma si perde fin troppo in nuclei narrativi secondari e mosse di marketing molto accentuate. Non mancano alcuni campanelli d'allarme in ottica futura. In compenso però non annoia mai e riporta brevemente in scena il "vero" Loki.

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