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Mare Fuori 4 (Parte 1), Recensione: la serie Rai alla deriva?

di Violeta Fidanza

Pubblicato il 2024-02-06

La prima parte della quarta stagione di Mare Fuori è ora disponibile in streaming, ma le aspettative dei fan non sono state rispettate.

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A partire da giovedì 1 febbraio sono disponibili in streaming su Rai Play le prime sei attesissime puntate della quarta stagione della serie tv da record Rai, Mare Fuori.

La serie teen drama ambientata all’interno di un IPM immaginario situato a Napoli e diretta da Ivan Silvestrini ha riscosso nel corso delle sue tre stagioni un notevole successo mediatico, attirando l’attenzione anche del pubblico al di fuori della Penisola.

Inoltre, un musical ispirato alla serie, al quale hanno preso parte diversi attori del cast originale ha debuttato a dicembre, consolidando ulteriormente il fenomeno.

Lo scorso 28 ottobre le prime due puntate della nuova stagione di Mare fuori sono state presentate in anteprima ad una proiezione evento nel corso della diciannovesima edizione del Rome Film Fest, per quell’occasione avevamo scritto un articolo con le nostre opinioni a riguardo che potete trovare qui.

Scelte narrative che non convincono affatto

La sceneggiatura firmata da Cristiana Farina, nelle prime due puntate sembrava voler prendere una direzione, che seppur scontata appariva come la più opportuna per favorire l’evoluzione dei personaggi, in particolare per quello che riguardava Rosa Ricci (Maria Esposito), Carmine Di Salvo (Massimiliano Caiazzo) ed Edoardo Conte (Matteo Paolillo) i protagonisti delle storyline più intense.

Gli eventi, come consueto riprendono, dunque, esattamente dal punto nel quale si erano bruscamente interrotti nel finale della terza stagione. I fan della serie per settimane, forse anche mesi hanno elaborato congetture e inondato il web con le più svariate e fantasiose teorie poiché il cliffhanger che coinvolgeva Rosa, Carmine e suo padre Don Salvatore (Raiz) aveva lasciato tutti con il fiato sospeso, così come la sorte di Edoardo.

Le aspettative del pubblico nei confronti di queste nuove puntate erano altissime e nella maggior parte dei casi sono state deluse.

Le prime due puntate hanno dei momenti interessanti e presentano tutti gli elementi che nel bene e nel male hanno caratterizzato Mare fuori negli anni mentre, a partire dal sesto episodio intitolato “La testa della lepre” fino al sesto “Ragazzi fuori”, i fatti che ci vengono esposti confondono e le storie dei ragazzi iniziano ad essere contraddistinte da connotati fortemente irrealistici, inoltre il ritmo è smorzato da un eccessivo utilizzo di flashback poco funzionali che non arricchiscono affatto la narrazione.

Va ricordato che Mare fuori nasce e prende vita con una struttura e uno stampo tipicamente da fiction e che nonostante sia stata adattata per venire incontro alla serialità più contemporanea spesso cade in cliché narrativi e viene appesantita visivamente da espedienti registici vecchio stile.

Evolvere o restare intrappolati nelle solite dinamiche?

Il punto di forza di forza di Mare fuori è sempre stato il modo in cui le drammatiche e difficili vicende vissute dai giovani protagonisti detenuti venivano adattate sullo schermo facendo risaltare personalità e sentimenti. Mettendo in luce le conseguenze alle quali si va incontro se nella vita si viene a contatto con la criminalità ma lasciando sempre aperta la porta della speranza e di poter abbracciare al dì fuori un futuro migliore grazie alla rieducazione.

Purtroppo in questi primi episodi sono pochi i momenti durante i quali questo concetto risalta, anzi sembra che i personaggi (tranne rare eccezioni) facciano enormi passi indietro, come Rosa Ricci protagonista femminile indiscussa della scorsa stagione che dopo la perdita del padre anziché , estraniarsi definitivamente dalla mala vita decide, essendone l’unica erede di prendere le redini e gestire le attività criminali della sua famiglia.

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Massimiliano Caiazzo e Maria Esposito in Mare fuori 4

Se da una parte questa scelta piò essere giustificata data la faida in corso con i Di Salvo, famiglia del suo ragazzo, Carmine (altro grande protagonista lasciato nell’angolo) con cui adesso vivere una relazione serena sembra sempre di più impossibile, dall’altra snatura completamente il personaggio facendo risultare totalmente inutile l’evoluzione alla quale avevamo assistito, per favorire il ritorno di una Rosa agli albori, quella vendicativa e inscalfibile che adesso però appare solo come una macchietta, una caricatura. Perfino la storia d’amore che tanto aveva passionato il pubblico tra Rosa e Carmine, i dei moderni Romeo e Giulietta dell’IPM di Napoli non ha più lo stesso appeal.

Come già accennato molti altri ragazzi subiscono un’involuzione forzata ed improvvisa che non convince affatto, o cadono vittime sempre degli stessi errori senza alcuna comprensione della differenza tra giusto e sbagliato come nel caso di Silvia (Clotilde Esposito) e Giulia – Crazy J (Clara Soccini).

Sulla nuova arrivata Alina (Yeva Say) si sta iniziando a tessere una rete di indizi che dovrebbero farci intuire ciò che ha subito in passato e da dove viene, ma ancora nulla di lei ci è stato raccontato. Quello che ci è dato sapere per ora è che non parla con nessuno ma che rivede in GianniCardiotrap (Domenico Cuomo) l’unica figura amichevole all’interno dell’IPM.

Una storia che convince e coinvolge invece è quella di Pino (Artem), il personaggio che risulta scritto e interpretato meglio nel corso di questi sei episodi e che affrontando comunque grandi difficoltà si sta evolvendo fedele alle lezioni che ha imparato, difendendo sempre i suoi ideali.

Le storie dei personaggi adulti che popolano l’IPM

Per quanto riguarda la piccola schiera di personaggi adulti che popola l’universo di Mare fuori 4, le loro storie sono decisamente più lineari e i cambiamenti che subiscono sono giustificati, così come dovrebbe essere per tutti, dalle situazioni che vivono e che direttamente o indirettamente li vedono coinvolti.

Massimo (Carmine Recano) il comandante, da sempre un punto di riferimento per i giovani detenuti e uno dei pochi assieme all’educatore Beppe (Vincenzo Ferrara) a credere sinceramente nella possibilità di una loro redenzione, si trova ora a vivere un momento molto delicato a causa di gravissima situazione personale che lo sta mettendo a dura prova.

La sua ex moglie Consuelo, interpretata da una sorprendente Desirée Popper viene brutalmente aggredita, su ordine di Donna Wanda (Pia Lanciotti) per mandare un messaggio chiaro al comandante.

In questa prima parte di Mare Fuori 4 assistiamo al crollo delle certezze di Massimo. Il comandante appare ora, freddo, scontroso e determinato solo a trovare i responsabili di quel terribile gesto. Anche nel suo rapporto con Carmine, vediamo una persona completamente diversa rispetto a quella a cui eravamo abituati, non ha più pietà né buone parole per nessuno, accecato dalla rabbia e devastato dai sensi di colpa.

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Massimiliano Caiazzo e Carmine Recano in Mare fuori 4

D’altra parte, a sorprendere in modo positivo sono Beppe e la nuova direttrice Sofia (Lucrezia Guidone). I due stanno regalando al pubblico molti momenti divertenti, sono i protagonisti di una linea comica funzionale ma anche una coppia che potrebbe offrire sviluppi interessanti, nonostante inizialmente non avessimo percepito la necessità di questa relazione.

Questa prima parte della quarta stagione di Mare fuori si conclude con un cliffhanger che coinvolge Alina, Cardiotrap e Crazy J che non riesce a trasmettere la tensione desiderata, la scena è girata in modo visivamente poco convincente, e non è d’impatto.

I restanti sei episodi di Mare Fuori 4 saranno disponibili su Rai Play il 14 febbraio e solo all’ora potremmo scoprire cos’è successo davvero e se la serie riuscirà a prendere una direzione migliore per salvarsi in calcio d’angolo da quello che ormai sembra un flop (sul piano dei consensi) già annunciato.

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Dal primo febbraio sono disponibili sulla piattaforma streaming RaiPlay i primi sei episodi della quarta attesissima stagione di Mare fuori. Il racconto riprende esattamente dove si era interrotto con il finale della terza stagione e se le scelte narrative intraprese per i primi due episodi apparivano funzionali, in linea con la direzione che sembrava volesse prendere questa nuova stagione, il resto delle puntate invece, appare un confusionario minestrone di storie e immagini che non funzionano né coinvolgono. La serie da record che si era contraddistinta nel tempo per il modo di raccontare alcune realtà dei giovani ai giovani stessi, e per questo stesso motivo era molto apprezzata, adesso con la quarta stagione sembra fare numerosi grossi passi indietro cadendo in cliché visti e rivesti ed utilizzando espedienti che non convincono affatto neanche i fan più affezionati. I protagonisti sembrano vittime di involuzioni innaturali e insensate, chissà se con i nuovi 6 episodi che saranno disponibili dal 24 febbraio potremmo rivedere davvero Mare fuori come avevamo imparato ad apprezzarla.

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