logo

Sherlock Holmes The Awakened, il remake del crossover tra Doyle e Lovecraft

di Riccardo Scolari

Pubblicato il 2023-06-06

Sherlock Holmes The Awakened ripropone l’originale miscuglio tra H. P. Lovecraft e Arthur Conan Doyle, in un remake coabitato da luci e ombre.

article-post

Nel corso dei secoli, i più grandi autori letterari hanno dato alla luce personaggi variopinti inseriti all’interno di racconti eterogenei, divenendo con il tempo iconici e intramontabili. Un esempio calzante è il personaggio partorito dalla mente di Arthur Conan Doyle, ovvero l’eccentrico e corrotto detective londinese Sherlock Holmes, un carattere conglobato nell’immaginario collettivo sin dalla sua prima apparizione tra le scene del crimine della piovosa Londra Vittoriana.

Contemporaneamente allo scrittore britannico, dall’altra parte dell’Oceano, Howard Philips Lovecraft, un giovane autore americano, stava inglobando le sue idee e la sua visione all’interno della letteratura horror, divenendo con il tempo uno tra i maggiori interpreti del genere. Queste due discrepanti correnti letterarie si intrecciano fino ad amalgamarsi all’interno di Sherlock Holmes The Awakened, remake dell’avventura grafica prodotta da Frogwares ed uscita nel lontano 2006.

I ragazzi dello studio indipendente ucraino avevano inizialmente ben altri progetti in cantiere, ma purtroppo l’arrivo della guerra ha messo tutto a repentaglio, costringendoli a virare su un prodotto più contenuto e meno ambizioso. Nonostante la drammatica condizione nella quale stava versando l’Ucraina, il team di sviluppo aveva bisogno di continuare a lavorare, produrre qualcosa nell’immediato grazie anche al supporto dei fan, che hanno investito sulla compagnia attraverso Kickstarter.

Questa doverosa premessa è necessaria per far aprire gli occhi sul contesto all’interno del quale il gioco è stato realizzato, al contempo ci teniamo ad elogiare la tenacia e la determinazione di un team immerso nell’incubo della guerra. Sherlock Holmes The Awakened rappresenta un simbolo di ribellione verso l’orrore che sin dall’antichità ha contraddistinto l’umanità, con l’intento di far prevalere l’amore e la passione in mezzo a tanta tristezza e distruzione.

Sherlock Holmes The Awakened: Un’inesorabile discesa verso l’abisso

All’interno della residenza londinese collocata al 221B di Baker Street, a regnare sovrana vi è l’ordinarietà e la noia, due nemici alquanto letali per la psiche del giovane detective Sherlock Holmes, un tedio al quale non riesce a trovare rimedio. A sopportare le peripezie mentali del baldo investigatore in erba troviamo il coinquilino John Watson, un dottore laureatosi all’Università di Londra che ha deciso di accantonare la sua carriera da luminare nell’ambito della medicina per dedicarsi alla scrittura.

Sherlock Holmes The Awakened

Con il propagarsi della monotonia, soltanto un fulmine a ciel sereno è in grado di diradarla ed è ciò che avviene quando Watson propone a Sherlock un normale apparente caso di smarrimento. Con il susseguirsi delle indagini, emergono dei dettagli alquanto raccapriccianti, i quali fanno luce su un massiccio numero di sparizioni inspiegabili avvenute negli ultimi tempi. L’insolito duo si ritrova impaludato nelle losche ed oscure trame di una setta occulta, dove la realtà collide con l’irrealtà, una verità che l’intelletto umano non è in grado di concepire.

La sospensione dell’illusorietà

La trama architettata da Frogwares per Sherlock Holmes The Awakened si sviluppa nell’arco di otto capitoli (ed altrettante ore di gioco) contrassegnati da un ritmo frenetico, una turbinosa discesa nell’antro più cupo dell’animo umano. Un’intrigante sequela di crimini sempre più complicati da dipanare, contraddistinti da un costante aumento d’intensità fino ad arrivare al finale, il quale però non mantiene le altisonanti premesse iniziali presentandosi all’appuntamento abbastanza fiacco.

Al centro di questa tempesta orrorifica vi è una versione del personaggio di Sherlock alla quale siamo ormai abituati a causa delle innumerevoli opere con protagonista l’investigatore più rinomato del mondo, tanto brillante sulla scena del crimine quanto insopportabile nelle conversazioni. Al suo fianco troviamo l’irreprensibile Watson, il quale si rivelerà in più occasioni una vera e propria ancora di salvezza per la psiche tormentata del suo casigliano, sulla base di un rapporto d’amicizia che si approfondisce grazie ad un trauma condiviso.

Sherlock Holmes The Awakened

Le peripezie investigative della coppia collidono con l’inafferrabile dissennatezza della divinità sommersa Cthulhu, la quale tuttavia viene sacrificata in favore di una storia ben salda sulla riva della plausibilità. Nell’originale miscuglio tra H. P. Lovecraft e Arthur Conan Doyle troviamo una fetta più consistente di quest’ultimo, mentre l’orrore cosmico si limita a manifestarsi in alcune sequenze ambientate all’interno di una dimensione ultraterrena, tanto esigue quanto inquietanti.

Persino la scrittura è inevitabilmente influenzata dalla scelta stilistica di abbracciare la componente investigativa a discapito di quella marcatamente macabra, il risultato è una narrazione molto trita e poco incisiva. I dialoghi, seppur a fasi alterne convincenti, non brillano mai per originalità, congiunta ad un doppiaggio non perennemente sfavillante, sopratutto per quanto concerne i personaggi comprimari. Nonostante una regia che tenta disperatamente di spezzare le numerose scene di conversazioni, con inquadrature laterali con l’obbiettivo di coinvolgere al suo interno il videogiocatore.

Alla ricerca di una straniante verità

Il nostro strampalato investigatore, accompagnato dal suo fedele compagno, segue l’esile scia di indizi che conduce alla verità all’interno di un delimitato numero di scenari modestamente aperti liberamente esplorabili, internamente ai quali Sherlock può sfoggiare il suo acuto intelletto. Seppur caratterizzate da un’indipendenza circoscritta, le ambientazioni si diversificano tra di loro, con l’utilizzo di una palette cromatica che definisce egregiamente le tappe del viaggio alla scoperta dell’ignoto, nonostante una direzione artistica inficiata a causa del basso budget.

Ogni piccolo e all’apparenza insignificante dettaglio può essere fondamentale per l’andamento dell’indagine, un minuscolo pezzo che può collocarsi nella zona vacante di un puzzle ingarbugliato. Le meccaniche di gioco, all’interno del loro ventaglio, comprendono una moltitudine di possibilità tra cui l’osservazione visiva di alcuni sospettati con la successiva creazione di un profilo psicologico, la ricerca di tracce rinvenibili attraverso l’utilizzo della Concentrazione, le domande poste ai viandanti riguardo ad un luogo o ad una persona.

Ognuna delle attività all’interno di Sherlock Holmes The Awakened elencate precedentemente saranno essenziali per raccogliere preziosi indizi, i quali saranno di vitale importanza nella ricostruzione della scena del crimine. Tutte le prove in possesso di Sherlock si andranno ad amalgamare all’interno del Palazzo Mentale, il quale si manifesta come una sorta di mappa concettuale attraverso cui il detective effettua i suoi collegamenti. Inoltre sono presenti delle missioni opzionali che inframezzano la storia consentendo all’investigatore londinese di sfilacciare i fili di altri piccoli crimini, ma anche in questo caso la scrittura pecca di originalità e efficacia.

Sherlock Holmes The Awakened

La difficoltà proposta da Sherlock Holmes The Awakened è tutto fuorché insormontabile, dove spesso la soluzione ad un enigma è più che ovvia con un margine di errore pressoché nullo. D’altronde l’intuizione “personale” non fa parte delle meccaniche del titolo ed è dunque necessario seguire pedestremente le regole del gameplay per arrivare alla soluzione del caso.

Ulteriori limitazioni del titolo si intravedono all’interno di una resa visiva modesta, seppur con una buona ricostruzione degli scenari, i modelli poligonali dei personaggi e il comparto animazioni non entusiasmano per varietà e cura. Infine ci teniamo a lodare le atmosfere, le quali riescono a coinvolgere e a scandire egregiamente le fasi degli avvenimenti, accompagnate da un comparto sonoro efficace anche se non indimenticabile.

7

Sherlock Holmes The Awakened ripropone una formula narrativa alquanto singolare, all'interno della quale tuttavia viene sacrificata la divinità cosmica partorita dalla mente di H. P. Lovecraft a favore dell'influenza del giallo deduttivo del suo capostipite Arthur Conan Doyle. Nonostante un comparto tecnico non privo di difetti, anche a causa della terribile situazione nella quale sta versando la loro nazione natia, i ragazzi di Frogwares sono riusciti nell'ardua impresa di confezionare una trama intrattenete e coinvolgente per tutto l'arco dell'angosciante avventura alla scoperta dell'ignoto.

  • Atmosfere coinvolgenti accompagnante da un buon comparto sonoro
  • Avventura scandita da un ritmo intenso e frenetico
  • Comparto visivo alquanto modesto
  • Scrittura non originale a causa del sacrificio della componente orrorifica

Seguici anche su:

Iscriviti alla Newsletter

Seguici su Google News

Potrebbe interessarti anche