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Sony A6700, Recensione: la miglior APS-C sul mercato?

di Mattia Loiacono

Pubblicato il 2023-11-22

Sony torna sul mercato delle macchine fotografiche con sensore APS-C con a6700, l’attesa camera della linea a6000.

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Sony torna sul mercato delle fotocamere mirrorless con sensore APS-C attraverso la A6700, un prodotto attesissimo dagli affezionati della serie che, fin dagli albori, ha riscosso un enorme successo. La A6600, modello predecessore a quello di cui parliamo oggi, risale al 2019 e, seppur nel mezzo sia arrivato un altro prodotto con sensore APS-C, ovvero la Sony FX30, i fan aspettavano con ansia l’arrivo di questa nuova fotocamera.

Abbiamo citato la FX30 per un motivo ben specifico, che vi sveleremo tra poco e che, secondo noi, fa davvero la differenza tra la nuova A6700 e i modelli di linea precedenti, accontentando un po’ tutti (almeno da questo punto di vista).

Lo hanno fatto davvero: ecco il sensore della FX30

Partiamo da alcuni dati tecnici interessanti, i quali indubbiamente mettono in risalto le nuove caratteristiche di questa A6700 rispetto al precedente esemplare, sottolineando i lavoro che Sony in questi 4 anni ha svolto sul proprio sistema APS-C: la camera presenta un nuovo sensore retroilluminato da 26 megapixel, lo stesso della Sony FX30, il processore di ultima generazione BIONZ XR, un sistema di autofocus da 759 punti basato sull’intelligenza artificiale di Sony e un 4K da 10 bit che può addirittura arrivare a 120 frame per secondo.

Queste sono sulla carta le caratteristiche principali di questa nuova A6700 che, a tutti gli effetti, è una top di gamma APS-C. Era importante fare queste premesse prima di iniziare a parlare più nello specifico della fotocamera perché danno bene l’idea del lavoro svolto su di essa, dimostrando anche come Sony porga l’orecchio verso le richieste del pubblico, il quale sperava nel sensore di FX30 anche per la linea A6000.

sony a6700 recensione

Un design che lascia un po’ a desiderare

La A6700 è compatta, leggera e dall’alta portabilità, come il resto della linea A6000, quindi perfetta per un certo tipo di consumatore, come chi viaggia o è abituato a girare run and gun. Di conseguenza, è meno adatta per chi cerca una camera da adattare a obiettivi pesanti, magari in attività di fotografia sportiva. Questo però è un aspetto soggettivo e sta al singolo utilizzatore decidere in base a ciò che ha intenzione di fare.

Il design ha qualche interessante novità, ma forse è più ciò che non fa rispetto a quello che aggiunge a far storcere un po’ il naso. Importante aver aggiunto qualche millimetro in più sul grip della camera, rendendola più comoda da maneggiare, così come aver inserito la ghiera dei diaframmi nella parte frontale del grip e la possibilità di ribaltare completamente lo schermo, ma di contro non convincono a pieno i tasti, con alcuni (come il tasto C1) situati in posizioni innaturali rispetto al movimento delle dita sulla camera e dal feedback al tatto che non restituisce abbastanza sicurezza. Anche il viewfinder non fa passi in avanti, rimanendo leggermente troppo piccolo.

Niente di particolare da segnalare, invece, per ciò che riguarda slot e porte, con le classiche limitazioni di una APS-C nella media: un solo slot SD, la porta mini HDMI e una batteria dalle giuste proporzioni, che non dà problemi né lato foto né lato video. Dunque, fatte queste precisazioni, potete comprendere come, secondo noi, la A6700 sia una top di gamma APS-C al suo interno, ma abbastanza nella media al suo esterno per ergonomia e design.

SONY A6700 RECENSIONE
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Sony A6700: prestazioni da top di gamma

Una volta superato il primo approccio “superficiale” con la camera ed essersi abituati al suo corpo, le prestazioni vi faranno dimenticare tutto ciò che non vi ha convinto. La A6700 si comporta da vera top di gamma in praticamente ogni situazione, dalle foto ai video, ed è proprio a quest’ultimi che mi sono dedicato particolarmente, essendo io un filmmaker.

L’autofocus è eccezionale, e non solo per i 759 punti che coprono quasi del tutto l’intero sensore, ma anche per l’utilizzo del processore d’unità con intelligenza artificiale di Sony, che permette un riconoscimento ed un aggancio sicuro non solo degli esseri umani, ma anche di aerei, insetti, animali, treni, auto e volatili. Affidabile e rapido, l’autofocus di Sony si conferma anche su questa camera uno dei migliori sul mercato.

Abbiamo testato la camera anche in condizioni di bassa luce, specialmente lato video, e la camera sembra reggere piuttosto bene. Chiaro, non è una full frame, ma questo è scontato. Piccola parentesi anche sul menu che, seppur sia quello di nuova generazione, per un utente (come me, in questo caso) che viene da altri marchi e da altre situazioni, non è subito intuitivo e ci vuole un periodo di assestamento prima di prenderci la mano.

L’S-Log3 è ottimo e la sua colorazione è divertente da sperimentare, cosa da non sottovalutare per un videomaker che, come me, ama osservare fino a che punto ci si può spingere dal punto di vista del color grading. Il 4K a 10 bit 4:2:2 è una vera e propria gioia da questo punto di vista, vista la rarità con cui questo si trovi ancora oggi su macchine fotografiche APS-C. Di seguito, un video interamente girato con queste caratteristiche e qualche frame estrapolato.

sony frame video
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Un prezzo intelligente

Arrivati alla conclusione, dobbiamo necessariamente parlare del prezzo. Al momento la Sony A6700 costa ufficialmente 1700€, un prezzo più che giusto per ciò che la macchina offre e, visto il periodo particolare che ha vissuto il mercato negli ultimi anni, è indubbiamente una scelta intelligente.

Ad avvantaggiarla c’è anche una concorrenza che, negli ultimi modelli APS-C, non ha fatto grandi movimenti. Difatti, se prendiamo le top di gamma attuali con cui divide la stessa tipologia di sensore, la A6700 si dimostra sicuramente tra le migliori per completezza e versatilità, adattandosi a diversi utenti, anche per chi si approccia per la prima volta ad un mondo professionale.

8.5
La nuova Sony A6700 è una delle migliori APS-C del mercato attuale. Le uniche pecche si ritrovano in un corpo che poteva, visto i 4 anni di attesa dall'ultimo modello, essere rivisto e perfezionato meglio, sia nella collocazione di alcuni tasti che in alcune migliorie generali riguardo l'ergonomia. Oltre questo però, la A6700 si comporta più che bene in ogni ambito: l'autofocus ai massimi livelli, il sensore retroilluminato della FX30, il processore di ultima generazione e il 4k 10 bit 4:2:2 garantiscono alla macchina almeno il podio tra le ultime APS-C uscite sul mercato.

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