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Loki 2×06, Recensione: un epilogo meraviglioso

di Francesco Schinea

Pubblicato il 2023-11-12

La recensione del finale della seconda stagione di Loki

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Guardando agli ultimi 3 anni, facciamo davvero fatica a ricordare una serie dei Marvel Studios che abbia avuto un degno finale. Ecco perché attendiamo sempre fino all’ultimo istante prima di sbilanciarci troppo su un prodotto del MCU. Basti pensare a Secret Invasion, un lento declino fino al collasso definitivo nel disastroso finale di serie.

Fortunatamente Loki 2 non è Secret Invasion. E neppure i vari Moon Knight, Ms. Marvel o She-Hulk. Il finale della seconda stagione della serie dedicata al dio dell’inganno è semplicemente sublime. Il meglio che i Marvel Studios abbiano da offrire. E nonostante a metà stagione non fossimo del tutto convinti della direzione intrapresa, le ultime due puntate hanno cambiato la percezione dell’intera serie.

Ora possiamo finalmente dirlo: Loki 2 è senza dubbio uno dei migliori prodotti Marvel post-Endgame. Probabilmente anche meglio della prima stagione. Almeno per il momento, Loki ha salvato il MCU. Letteralmente.

Il dio del tempo (e delle storie)

Il sesto episodio riparte dallo sconvolgente finale del quinto. Le linee temporali si sgretolano ed interi mondi scompaiono. Loki riesce però a sfuggire agli effetti dell’implosione del telaio temporale. Imparando a controllare i salti temporali, il dio dell’inganno comprende di dover tornare indietro nel tempo per impedire che ciò avvenga.

Loki torna quindi al momento esatto, già visto nella quarta puntata, in cui Victor Timely (Jonathan Majors) si accinge a riparare il telaio. Questa volta però Loki deve impedire alla variante di Kang di essere distrutta dalle elevate radiazioni temporali. Un continuo susseguirsi di salti e veri e propri loop temporali per salvare il multiverso. Per garantire il libero arbitrio e che l’esistenza non si limiti alla Sacra Linea Temporale.

Loki 2

Gloriosi propositi

C’è un aspetto in particolare che rende la serie di tutt’altro livello rispetto al resto delle produzioni Marvel: il lavoro fatto sul suo protagonista. L’evoluzione di Loki è tra le migliori dell’intero MCU. Una caratterizzazione del personaggio e più in generale una scrittura eccellente.

Non va dimenticato che la serie ha inizio dalla fuga di Loki in Endgame. Quello che arriva alla TVA è lo stesso villain del primo Avengers intenzionato a conquistare la Terra e sottometterne gli abitanti. Un arrogante dio dell’inganno che si è trasformato nell’individuo più altruistico del multiverso. Se prima era alla ricerca di un trono, ora è l’ultima cosa che avrebbe in mente. Un dio che non tratta più le persone come oggetti ma fa di tutto per salvarle. Che ha degli amici da proteggere, a cui dare una seconda possibilità.

Ricordate la scena del loop temporale della prima stagione? “Spero tu sappia che meriti di essere solo e che lo sarai per sempre”. Queste erano le parole di Lady Sif rivolte a Loki. Se ripescate dopo aver concluso la serie, è chiaro come anche questi piccoli dettagli acquistino tutt’altro significato. A dimostrazione dell’organicità della serie. L’ultima puntata conferma chiaramente che Loki è stata pensata come una serie di due stagioni. Non sembra neppure esserci spazio per un’ipotetica terza stagione.

La sceneggiatura di quest’ultimo episodio è superba. Per la capacità di completare la trasformazione del protagonista ripescandone il passato. Per l’abilità di chiudere un cerchio, di intrecciare sapientemente prima e seconda stagione. Non a caso quest’ultimo episodio ha lo stesso titolo del primo della serie: “Gloriosi propositi”. Ma soprattutto per come riesce a tenere incollati allo schermo, ad intrattenere senza la necessità di sequenze d’azione e combattimenti supereroistici.

In effetti Loki è un cinecomic atipico. Ritmi più blandi, tanta introspezione. E non a caso è insieme a Wandavision all’apice della serialità televisiva Marvel. Ma nel complesso è un prodotto meraviglioso, che a poco da invidiare anche ad altri prodotti di fantascienza. Non sempre impeccabile, soprattutto nella fase centrale di questa seconda stagione. Ma che negli ultimi due fantastici episodi è riuscita a far quadrare il tutto e dare un senso anche a ciò che non ci aveva convinti.

Loki 2

Tom Hiddleston da brividi

Detto del magnifico lavoro di scrittura, vi sono ancora due componenti fondamentali dietro al successo di Loki. Innanzitutto gli effetti visivi. Spettacolari, nulla da aggiungere. Gli ultimi minuti, in particolare, contengono alcune delle sequenze più belle mai viste in una serie Disney Plus. Visivamente si tratta di un prodotto cinematografico a tutti gli effetti (anzi meglio, considerando la CGI nei recenti film Marvel).

Ma soprattutto, non ci sarebbe Loki senza Tom Hiddleston. Non ne abbiamo mai dubitato. L’interpretazione dell’attore inglese in questa serie è però sensazionale, forse la sua migliore prova in 13 anni in cui ha prestato il volto al dio dell’inganno. Hiddleston si è caricato sulle spalle il peso del MCU. Un po’ come il suo personaggio. Il risultato è da brividi.

La sua interpretazione riesce a trasmettere tutte le emozioni di un personaggio estremamente complesso. Riesce a coinvolgere emotivamente lo spettatore, aggiungendo quel qualcosa in più ad una vicenda già di per sé appassionante. È diventato il volto del personaggio con la miglior evoluzione nell’intero MCU.

A questo punto non resta che capire quale sarà il suo futuro. Sempre ammesso che lo rivedremo. Perché questo finale è un epilogo più che soddisfacente per l’intera storyline del personaggio e della TVA. Certo, dal punto di vista della macro-trama dell’universo condiviso qualche dubbio resta. Se pensavamo che la serie sarebbe stato il trampolino di lancio per Avengers: The Kang Dinasty, di fatto così non è stato. Con Deadpool 3 che sembrerebbe l’unico film incentrato sul multiverso prima di Avengers 5, vedremo come verrà gestita l’intera vicenda ed il villain di Jonathan Majors.

Per il momento non possiamo far altro che goderci la serie in quanto tale. Un prodotto non privo di difetti ma di pregevole fattura. Salvo qualche eccezione, di certo è un gradino sopra i recenti prodotti Marvel. Vedasi The Marvels, il sequel di Captain Marvel di cui trovate qui la nostra recensione e la spiegazione della post-credit, anch’essa fondamentale per il futuro del MCU.

8.5
L'episodio conclusivo della seconda stagione di Loki è tra le cose migliori realizzate dai Marvel Studios nell'era post-Endgame. Un epilogo epico per il dio dell'inganno, che conclude il suo percorso di crescita ed evoluzione. Effetti visivi e sceneggiatura sono di altissimo livello, in un'ultima puntata che chiude un cerchio e amalgama perfettamente le due stagioni della serie, riuscendo a far quadrare perfettamente anche ciò che meno ci aveva convinti negli episodi precedenti. Tom Hiddleston è ancora una volta formidabile nel caricarsi sulle spalle il peso del MCU, proprio come il suo personaggio.

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