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Kaiju Wars, Recensione – Godzilla colpisce ancora

di Naomi Rusciano

Pubblicato il 2022-04-28

I kaiju invadono il gaming

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Kaiju Wars è l’ultimo lavoro di Foolish Mortal Games, che ritorna sulle scene dopo un’assenza di tre anni con un nuovo indie. Dopo aver proposto il bullet hell Lazer Cops e l’investigativo MMM: Murder Most Misfortunate, il team di sviluppo ha progettato un tattico a turni con grafica pixel art ambientato nel mondo dei kaiju.

Kaiju Wars, prende grande ispirazione dai film cult degli anni ’70 come Godzilla contro i robot del 1974, come dichiarato da uno degli sviluppatori. Infatti, a ulteriore riprova, proprio in occasione del Godzilla World Day, la versione demo del gioco fu aggiornata con il multiplayer locale che permetteva al giocatore di usare proprio Godzilla.
Dal punto di vista delle meccaniche, i modelli ispiratori sono senza dubbio alcuni classici del genere d’appartenenza, primo su tutti la serie Advance Wars.

Kaiju Wars

Distruggi che ti passa

Per chi non conoscesse i kaiju, questi sono dei mostri tipici della cinematografia giapponese. Nati sulla scia del trauma post-atomico, di solito i responsabili della nascita di questi mostri giganti sono proprio le radiazioni atomiche con le conseguenti mutazioni genetiche. Il capostipite del filone fu Godzilla, nel film della Toho del 1954, e da allora i kaiju sono stati rappresentati molteplici volte sia nei film che nei videogiochi.

La riproprosizione dei mostri giganti di Foolish Mortal Games è rappresentata in maniera rispettosa, ma anche con una profonda chiave ironica. Un gioco che non vuole trasmettere il terrore della gente che si ritrova ad affrontare un mostro gigante, ma l’irriverenza e l’ironia dell’esercito chiamato a vincere la guerra con i kaiju.
Mentre nell’immaginario collettivo questi mostri sono rappresentati in maniera realistica per suscitare spavento negli occhi dello spettatore, in questo videogioco i mostri sono rappresentati come dei veri e propri cartoni animati. Uno stile che si manifesta anche nei dialoghi dove i kaiju sono ironizzati. Per esempio, uno dei mostri affrontati viene descritto come un “gigantesco tacchino”. Un espediente stilistico che rende il gioco ed i dialoghi divertenti e mai pesanti.

Kaiju Wars

Fermate il mostro

Sebbene sia ben chiaro che l’obiettivo sia quello di far divertire ed intrattenere il giocatore, Kaiju Wars è altresì un gioco molto impegnativo. La parola chiave per portare a termine le missioni è strategia. Non si possono affrontare i livelli del gioco se prima non si ha ben chiaro una precisa tattica in mente, oltre che la conoscenza di ogni peculiarità dei diversi kaiju.
Esistono nel gioco sia mostri volanti che terrestri, e a seconda della tipologia da affrontare, il giocatore deve essere pronto a scegliere le unità di combattimento appropriate, pena una sfida piuttosto impervia, e talvolta addirittura impossibile.
Infatti nel titolo le unità di combattimento devono essere schierate in base alla caratteristica del kaiju di turno. Contro un mostro volante, si dovrebbero disporre le unità aeree, mentre per quelli terresti la fanteria o i carri armati. Le unità stesse posseggono delle carratteristiche uniche. Ad esempio i carri armati possono rallentare i kaiju, mentre la fanteria ha la possibilità di aumentare il tasso di contrattacco.

Ogni missione si differenzia dalle altre ponendo al giocatore degli obiettivi specifici, i quali, se raggiunti, donano delle risorse fondamentali per il potenziamento permanente delle unità di combattimento, conferendo un importante vantaggio strategico per le partite successive. Prima dell’inizio di ogni missione, il gioco dà la possibilità di scegliere a quale difficoltà si preferisce affrontare la minaccia; una scelta che va effettuata con molta attenzione perché, come contraltare ad un livello di sfida maggiorato, il giocatore verrà ricompensato con maggiori risorse in caso di superamento.

Le meccaniche base del gameplay sono piuttosto semplici ed intuitive, ma padroneggiarle alla perfezione non risulta un’impresa facile. Ogni missione è ambientata in una città differente, la quale si differenzia dalle altre in base agli investimenti effettuati: alcune città, sono sviluppate nel settore bellico, con consegumente aumento del numero di unità da schierare. Altre invece hanno una predilizione per il settore scientifico, nelle quali l’obiettivo del giocatore sarà di ottenere molte risorse che, se accumulate, potranno cacciar via il kaiju.
Sebbene ciò risulti molto soddisfacente e stimolante per gli appassionati del genere strategico, al tempo stesso il livello di complessità di ogni missione (anche a difficoltà normale), richiede molta strategia nel posizionare le varie unità di combattimento e nella gestione delle risorse che in alcune missioni risultano essere centellinate, restituendo un livello di complessità che potrebbe allontanare i meno avvezzi al genere.
Essenziale per progredire sarà apprendere le varie caratteristiche dei kaiju, che una volta comprese e assimilate, consentirano di mettere in atto degli schieramenti maggiormente efficaci. 

La campagna principale di Kaiju Wars ha una durata di circa 15 ore, ed è costituita da un totale di 6 atti, i quali sono composti da un numero variabili di missioni. Inoltre, sono presenti delle missioni opzionali che allungano la durata complessiva, e permettono al giocatore di guadagnare altre medaglie indispensabili per il miglioramento delle proprie unità di combattimento.
Oltre alla modalità campagna e alle sfide settimanali, la Foolish Mortal Games ha inserito anche un editor di missioni. Qui, il giocatore potrà far sbizzarrire la propria immaginazione e creare una vera e propria mappa personalizzabile; questa, poi, potrà essere condivisa con gli altri giocatori. Infatti, non solo le mappe possono essere editate, ma queste possono essere giocate anche dall’intera community.

Kaiju Wars

Distruzione in pixel art

La grafica presenta una pixel art senza molte pretese con un chiaro riferimento nella palette cromatica ai vecchi cabinati degli anni ’80 e ’90, che però in certi frangenti risulta confusionaria. Le mappe ed i vari oggetti inseriti nel gioco sono rappresentata in maniera stilizzata. Singolare è la raffigurazione dei menù che precedono le varie missioni, in quanto la scelta stilistica adoperata è quella dei comics americani.
Sono scelte stilistiche piuttosto azzeccate, che non annoiano mai il videogiocatore e alle quali sono stati associati anche un sonoro gradevole con musiche orrecchiabili in sottofondo. Interessante la scelta di usare una ost peculiare per ogni atto del gioco, che contribuisce a scandire il ritmo della progressione.

7

Kaiju Wars è un indie senza troppe pretese, con una grafica accattivante in pixel art che richiama i vecchi cabinati. Un gameplay intuitivo, ma difficile che metterà a dura prova le capacità strategiche del giocatore. Ideale per gli amanti del genere e dei kaiju, ma che pecca per barriere d'ingresso ai neofiti.

  • Stile "old school" per gli appassionati del genere
  • Gameplay stimolante e impegnativo
  • Estetica a tratti confusionaria
  • Difficilmente approcciabile dai neofiti

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